Non è Natale senza i Legnanesi: in 1.200.000 su Rete 4 per il loro film

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LEGNANO – I Legnanesi si confermano un’efficiente macchina di ascolti televisivi. Il loro primo film per la tv, “Non è Natale senza Panettone”, trasmesso ieri sera, giovedì 26 dicembre, su Rete 4 ha totalizzato 1.236.000 spettatori, per uno share del 5,9% che eguaglia il record dello scorso 26 giugno, quando fu trasmessa sul piccolo schermo la prima di alcune commedie registrate a teatro, “Signori si nasce… e noi?” (allora però gli ascolti furono 1.050.000). Grazie alla Teresa “napoletana”, la rete Mediaset si è collocata al quinto posto nella classifica degli ascolti della sera di Santo Stefano, davanti a Italia 1. Controversi i giudizi degli spettatori, espressi a centinaia, forse migliaia, sui social: a qualcuno il film è piaciuto, ad altri per niente. Con ogni probabilità, è il prezzo da pagare per ampliare la platea all’intera Penisola.

Provasio: «Più successo con svecchiamento dei testi. E Berlusconi…»

Come ha spiegato il capo della compagnia, Antonio Provasio, in una intervista rilasciata a Malpensa24 la scorsa estate, «insieme a mia moglie, Mitia Del Brocco, abbiamo ringiovanito i testi, svecchiato i personaggi, mettendoci un po’ di cabaret e di italiano. Quando recitavo con Musazzi nell’83, in platea vedevo solo teste bianche. Ora c’è stato un riciclo generazionale, ci sono tanti giovani e bambini, perché capiscono che cosa diciamo pur mantenendo la nostra milanesità. Il risultato è stato sdoganare i Legnanesi, in 10 anni abbiamo portato al top una compagnia dialettale quasi amatoriale, con 180.000 spettatori nei teatri fino a Roma. E ora abbiamo “nazionalizzato” i Legnanesi grazie alla tv. Giorgio Restelli (direttore risorse artistiche Mediaset, nda) ha sempre creduto in noi e grazie a Rete 4 i Legnanesi hanno dimostrato di funzionare anche in tv». In quella occasione, Provasio svelò anche un gustoso retroscena. «Mi ha chiamato Silvio Berlusconi, la sua telefonata mi ha fatto veramente piacere. Ci ha fatto un sacco di complimenti, mi ha detto che sua mamma veniva sempre a vederci a teatro».

In tv una storiella un po’ esile che ha fatto storcere il naso ai puristi

legnanesi film tv ascoltiSecondo il nostro parere personale, il primo film dei Legnanesi si è rivelato una storiella senza infamia e senza lode, con gag dai tempi e dai contenuti che hanno fatto avvertire a pieno l’abisso creativo e interpretativo tra tv e teatro. Qualche buona battuta condita di risate, riconoscenti tributi a Totò e ai suoi film, una bella sigla finale del bravo Luciano Luisi; ma troppo poco rispetto alla formidabile carica di divertimento del palcoscenico. I protagonisti fanno leva sulla simpatia e non scadono mai nella volgarità, cosa assai rara nella tv di oggi, volando più alto dei soliti cinepanettoni (anche se basta poco); tuttavia, manca tanta sostanza, dei Legnanesi come li abbiamo conosciuti fino a ieri e delle loro storie nel film non c’è nulla, c’è quasi solo napoletanità: non a caso, i giudizi più lusinghieri espressi sui social arrivano dalla Campania. Anche gli omaggi a celebri personaggi e scene del passato, così apparecchiati, li proiettano su un altro pianeta, mentre l’insistito meccanismo comico della ricerca di contrasti (come Giovanni che fa il pizzaiolo) suonano irriverenti ai puristi. In definitiva, un esperimento da rivedere, o da non ritentare. Meno male che la vera dimensione della Famiglia Colombo è un’altra, quella dal vivo: la si potrà apprezzare sul piccolo schermo già mercoledì prossimo, giorno di Capodanno, quando Rete 4 tornerà a trasmettere in prima serata uno spettacolo teatrale registrato, “La scala è mobile”.

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