La Sinistra legnanese il 7 a Milano sotto la Regione: «La salute non è una merce»

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LEGNANO – La Sinistra-Legnano in Comune aderisce e invita a partecipare alla manifestazione indetta dalle associazioni lombarde aderenti al Coordinamento nazionale per il diritto alla salute-Dico 32 per sabato prossimo, 7 novembre, dalle ore 10.00 sotto la Regione Lombardia: un cordone sanitario circonderà, nel rispetto delle norme anti Covid e con l’opportuno distanziamento, Palazzo Città di Lombardia (nella foto) per rilanciare la richiesta di commissariamento della Sanità lombarda sottoscritta da oltre 90.000 cittadini nella scorsa primavera e ancora più attuale, si legge in una nota, «alla luce della sua totale impreparazione anche di fronte all’attuale seconda ondata epidemica, prevedibile e preannunciata ma per la quale non sono state attivate le necessarie misure di adeguamento, prevenzione e controllo».

«Abrogare subito la riforma Maroni»

« Si sta letteralmente correndo – è l’allarme della lista politica legnanese – verso un nuovo collasso delle strutture sanitarie mentre si chiede ai cittadini di accettare il coprifuoco. I sacrifici individuali e il rispetto delle regole, per impedire la diffusione dell’infezione, da sole non possono bastare, se non si avvia un cambiamento radicale del sistema sanitario lombardo. Per questo la manifestazione chiederà con forza l’abrogazione della Legge Regionale 23 dell’11 agosto 2015 e successive modifiche (“riforma Maroni”), che ha prodotto una sanità ospedalocentrica e spinto verso la privatizzazione dei servizi sanitari, con le drammatiche conseguenze che i cittadini lombardi ben conoscono. Una legge – incalza la Sinistra – che arriva adesso alla scadenza del periodo di sperimentazione previsto e che va assolutamente abrogata per avviare un cambiamento radicale del sistema  sanitario lombardo, fondato sulla prevenzione primaria e sulla medicina territoriale, oltre che su cure efficaci e appropriate per tutti i cittadini».

«Puntare allo sviluppo della medicina territoriale»

Fra le richieste delle associazioni aderenti alla manifestazione, anche la revisione e lo sviluppo della medicina territoriale, l’assunzione di operatori stabili, la revisione delle convenzioni con i medici di medicina generale, la riduzione delle liste di attesa, la collocazione delle Rsa all’interno del Sistema sanitario nazionale, l’eliminazione dei finanziamenti pubblici alla sanità privata, la cancellazione delle agevolazioni fiscali per le assicurazioni sanitarie private o contrattualizzate e il superamento dei direttori unici nelle Ats «per una maggiore partecipazione».

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