BUSTO ARSIZIO – La saracinesca della cartolibreria-edicola di viale Alfieri – lo storico “Cittelli”, come lo chiamano tutti a Sant’Edoardo – da metà mattinata di oggi, 19 novembre, si è abbassata. Solo un cartello, “Chiuso per lutto”, per far capire a tutto il quartiere che purtroppo Peppino Tagliabue, 83 anni, non ce l’aveva fatta. Da giorni era ricoverato in ospedale dove stava combattendo la sua ultima battaglia, quella contro il maledetto virus che a Busto Arsizio sta portando via sempre più persone, soprattutto anziani. Anche uno come Tagliabue, che era ancora attivissimo e combattivo. Ma la commozione che ha creato in città la notizia della sua scomparsa unisce tutti. Ciascuno terrà nel suo cuore il proprio personale ricordo di Peppino.
Maffioli: «Punto di riferimento»
I funerali, preceduti dal Santo Rosario, si svolgeranno sabato, 21 novembre, alle 15.15, nella parrocchia di Sant’Edoardo, il quartiere in cui Peppino, all’anagrafe Giuseppe, era un’istituzione. Il suo negozio di viale Alfieri, fondato dalla madre, ha accolto generazioni di “santedoardini”, «prima meta nella prima conquista dell’indipendenza, dell’uscire da soli di casa, nel quotidiano approvvigionarsi di quaderni, pennarelli, matite, gomme profumate e figurine e libri e oggetti colorati di ogni genere», come ricorda la vicesindaco e assessore al commercio Manuela Maffioli, anche lei “figlia” di Sant’Edoardo, un quartiere che è un grosso paese all’interno della città. E “il Cittelli” «nel quartiere senza la piazza – aggiunge Maffioli, pensando a Peppino Tagliabue – era punto di ritrovo, di incontro, confronto, dialogo, commento, nuove conoscenze. E tornerà ad esserlo. E torneremo a ritrovarci lì. A confrontarci, a scambiarci notizie, a discutere. Penseremo a te, a tutte le battaglie combattute fino all’ultimo, poche settimane fa. Ai tuoi entusiasmi. Ai tuoi progetti per il quartiere e la città. Alla tua ruvida bontà d’animo».
Collini (Ascom): «Sempre presente»
Farioli: «Un esempio e un testimone»
Il ricordo degli edicolanti
«Oggi è una giornata triste – il ricordo del presidente nazionale dello SNAG, il sindacato degli edicolanti, Andrea Innocenti – siamo molto addolorati per la scomparsa di Peppino, uomo buono, dedito alla famiglia, al lavoro nella sua edicola di Busto Arsizio e all’attività sindacale. Sempre disponibile e solare, pronto ad aiutare tutti, era diventato un punto di riferimento per il nostro sindacato, dove ha ricoperto per anni anche il ruolo di Tesoriere». Il sindacato di categoria si impegnerà a portare a compimento il «desiderio di Peppino» di «portare una delegazione SNAG a Roma dal Papa, una richiesta a cui teneva tantissimo e che aveva avanzato personalmente anche all’ultimo consiglio nazionale lo scorso ottobre a Milano. Un sogno che lo SNAG si impegnerà a realizzare non appena ce se ne saranno le condizioni, in memoria e in ricordo di un amico che ha dato tanto a tutti».