L’addio a Caravati, «uomo di grandi ideali innamorato di Gallarate»

gallarate paolo caravati funerale

GALLARATE – «Sei stato un uomo di grandi ideali e certamente innamorato della tua città a cui hai dedicato vita e passione». Bastano poche parole per ricordare Paolo Caravati, 80 anni, già vicesindaco di Gallarate, stroncato dal Covid ieri 15 aprile. La basilica di Santa Maria Assunta ha riunito oggi attorno ai famigliari gli amici più cari e tanti volti  noti della politica cittadina per dargli l’ultimo saluto.

Un pezzo di storia

Dopo la preghiera dell’alpino, è toccato a Cristina Mariani, amica da una vita, commemorare la figura di Caravati al termine della cerimonia funebre celebrata da don Paolo Banfi. «Sei stato uno degli artefici significativi della trasformazione e del rilancio della nostra Gallarate nella trasparenza di comportamenti». Mariani ha ricordato la sua passione politica, la dedizione e l’idealità mostrata anche nell’ultimo sofferto e difficile periodo di vita. «Gallarate perde un altro pezzo della sua storia, una persona schietta, corretta, sincera e capace di grandi slanci di amicizia».

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Politica e amicizia

Un applauso sentito ha salutato la salma di Caravati prima che percorresse la navata centrale della basilica e dirigersi al cimitero per la sepoltura nella cappella di famiglia. In chiesa tanti volti noti della vita pubblica e amministrativa gallaratese, di ogni schieramento, a partire dal sindaco Andrea Cassani e dal presidente del consiglio comunale Donato Lozito a fianco del gonfalone. Perché Caravati faceva parte di quella politica, ormai in fase di estinzione, in cui si contrapponevano gli ideali senza screditare le persone. E dove la politica e l’amicizia sapevano andare di pari passo.

La scomparsa di Paolo Caravati, protagonista della politica gallaratese

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