Recuperata dagli elicotteri dei vigili del fuoco la cabina precipitata sul Mottarone

MOTTARONE – La cabina precipitata lo scorso 23 maggio sulla funivia del Mottarone è stata rimossa e recuperata dai Vigili del Fuoco: due elicotteri, uno da Cuneo e l’altro da Malpensa, hanno portato via i pezzi che dovranno essere oggetto di perizia tecnica per far luce sulle cause del tragico incidente costato la vita a 14 persone. «Il nostro pensiero va a loro» ammettono i vigili del fuoco impegnati nelle operazioni, iniziate alle 10 di questa mattina, 8 novembre, e terminate attorno alle 13. «Oggi stesso – ha annunciato il Procuratore di Verbania Olimpia Bossi in un’intervista all’Ansa – i periti con i consulenti di tutte le parti, compresi i nostri, si recheranno nel luogo di custodia della cabina per iniziare ad analizzare carrello e testa fusa».

Le operazioni di recupero

È terminata intorno alle 13 l’operazione dei vigili del fuoco per il recupero della cabina precipitata il 23 maggio scorso sulla funivia del Mottarone. L’intervento è stato avviato intorno alle 10 stamattina, con il trasporto a valle fatto con l’elicottero S64 “Cochise” di stanza nell’aeroporto di Cuneo, mentre i trasporti secondari con l’elicottero AW139 del reparto volo di Malpensa. Impegnati 35 vigili del fuoco, coordinati dal comandante provinciale Roberto Marchioni, tra specialisti in manovre su corda, piloti dei due velivoli, esperti motoristi di bordo e squadre ordinarie. Prelevata nel punto dell’incidente, la cabina è stata depositata nel vicino campo sportivo di Gignese, da dove sarà trasferita via terra con un autoarticolato dei vigili del fuoco in un capannone individuato a Fondo Toce.

Il lavoro dei vigili del fuoco

Dall’11 ottobre i vigili del fuoco hanno lavorato ininterrottamente ogni giorno con squadre di 15 operatori per consentire il recupero, procedendo dapprima alla immobilizzazione di tutti i componenti della cabina, anche per tutelare le esigenze peritali. Successivamente è stato separato il corpo della cabina stessa dalla struttura in sospensione, immobilizzando il carrello principale, liberato con il taglio del tronco dell’albero nel quale si era conficcato durante la caduta. Irrigidita tramite strutture metalliche realizzate sul posto, la cabina è stata preparata per il trasporto, proteggendo le componenti idrauliche ed elettriche con coperture in materiale plastico. Si chiude oggi per i vigili del fuoco un altro capitolo di una drammatica vicenda che ha colpito l’ambiente in modo indelebile e doloroso. Il pensiero di tutti, anche oggi, è andato alle 14 vittime e ai loro familiari.

Le indagini

«Non sono in grado in questo momento di fare un programma – ha dichiarato all’Ansa il Procuratore Olimpia Bossi a proposito del proseguimento delle indagini – sono previste operazioni sul posto; se poi ci saranno accertamenti tecnici di laboratorio, vedremo il da farsi. Quello che posso dire è che sono state adottate tutte le cautele necessarie e idonee a preservare lo stato del relitto. A 5 mesi dall’incidente siamo già in una fase avanzata dell’incidente probatorio, in relazione alla difficoltà dell’indagine e dei luoghi sono tempi davvero rapidi».

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