CASTELLANZA – Un calcio al pallone, ma anche ai pregiudizi e a chi crede che la disabilità sia solo un ostacolo. Un calcio che supera barriere, differenze, pregiudizi e diventa strumento di condivisione, confronto e voglia di affrontare insieme la vita e le sue difficoltà.
Quella che si è disputata ieri al Palaborsani di Castellanza non è stata una semplice amichevole di calcio tra due squadre composte da ragazzi down. In campo c’erano la nazionale di calcio a cinque Campione del mondo e un rappresentativa della regione Lombardia, ma sugli spalti tutti coloro che hanno voluto questo incontro e che credono che nulla è impossibile. C’erano il sindaco Mirella Cerini e l’assessore ai Servizi sociali Cristina Borroni, i rappresentanti della Fisdir, il presidente del Panathlon Malpensa Enrico Salomi, i rappresentanti della Castellanzese calcio, gli Amici team down, Aisel onlus e la cooperativa sociale La Banda.
«Abbiamo vissuto un bel pomeriggio di sport e inclusione – ha commentato l’assessore Cristina Borroni – Il vero spettacolo, oltre a quello sportivo in campo, è stato il lavoro di rete e di collaborazione che ha portato a organizzare questo evento. Come amministrazione abbiamo, proprio sull’inclusione, un progetto che stiamo portando avanti con la Castellanzese e che vorremmo finanziare attraverso un bando. L’anno scorso non abbiamo ottenuto i fondi necessari, ma quest’anno ci riproviamo».