A Gallarate il teatro fa tris con Gioele Dix, Gemelli di Guidonia e i “Perché” dei figli

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Gioele Dix

GALLARATE – Sarà l’omaggio di Gioele Dix a Dino Buzzati ad aprire domani, mercoledì 18, alle Arti alle 21 una settimana ricca di appuntamenti teatrali a Gallarate. Mentre sabato la sala ospiterà alle 15 lo spettacolo sui mille “Perché” dei bambini con Silvano Antonelli e la compagnia Stilema, al Condominio i Gemelli di Guidonia porteranno in scena alle 21 “Tre per due fra radio e tv”.

Un complicato labirinto di desideri e fallimenti

Nel 2022 ricorrevano i cinquant’anni dalla morte di Dino Buzzati e Gioele Dix ha dedicato il suo nuovo spettacolo “La corsa dietro il vento” proprio al grande scrittore bellunese, del quale è estimatore fin dall’adolescenza. Da appassionato conoscitore dei suoi scritti il comico, attore e regista trae spunto da alcuni racconti, o parte di essi, per disegnare con fine ironia il complicato labirinto di desideri e fallimenti al quale, volenti o nolenti, tutti sono destinati.
“La corsa dietro il vento” è un progetto drammaturgico che intreccia letteratura ed esperienza di vita: attraverso Buzzati, Dix parlerà (anche) dei propri gusti, delle proprie inquietudini e delle proprie insofferenze, facendo da guida al pubblico in un inedito viaggio teatrale, in bilico fra ombre e illuminazioni, misteri e risate.

Silvano Antonelli

Le piccole e grandi domande spiazzanti dei bambini

«Ricordo quei giorni del ’93-’94 in cui facevo laboratori con bambini di scuola materna ed elementare», ha raccontato Silvano Antonelli. «Creavo situazioni e inventavo sistemi per raccogliere i tanti loro “perché”. Parlavo anche con i genitori. Mi raccontavano le piccole e grandi domande spiazzanti che i figli ponevano loro. Ricordo quando, dopo mille pensieri e mille tentativi, mi sembrava di avere trovato l’idea giusta. I bambini mi avevano fatto capire che gli adulti, quando erano indaffarati, non avevano tempo per rispondere. Da questa suggestione era nata l’idea che la scenografia fosse, semplicemente, un grande mucchio di giornali con sopra una poltrona rossa.
Il mio personaggio era un padre, reduce dalle tante battaglie quotidiane, che arrivava a casa e voleva “stare tranquillo” a leggere il giornale. Uno strano pupazzo-figlio gli poneva un’infinità di domande e, il padre, era costretto a rispondere, facendosi trascinare in un gioco di fantasie create proprio con i fogli di giornale. L’elemento che divideva, il giornale, diventava quello che consentiva di comunicare».
In venticinque anni molte cose si modificano: «Recitando le ho viste cambiare proprio guardando le pagine di quel giornale che, per vezzo e amore di verità, tenevo in mano all’inizio dello spettacolo e che avevo comprato proprio quella mattina in modo che fosse il giornale proprio “di quel giorno lì”. Così, pagina dopo pagina, ho visto passare politici, guerre, divi internazionali, pubblicità, fatti di cronaca. Lo stesso giornale dal bianco e nero è passato al colore. Il formato si è fatto più piccolo, con non pochi problemi di manipolazione. Ora i giornali sono online! Domande eterne, senza tempo. Come se fossero sempre nuove, attuali, universali. Così come gli interrogativi che ponevano e continuano a porre. I bambini per crescere continuano a fare domande; ma quali sono le domande di oggi? A questo proposito ci piacerebbe indagare sui perché dei bambini di oggi. Per questo motivo chiedo la collaborazione di tutti coloro che vedranno lo spettacolo, per raccoglierne di nuovi, vi chiediamo semplicemente di annotare liberamente i risultati delle chiacchiere con loro dopo lo spettacolo. Potete mandare le vostre suggestioni via e-mail all’indirizzo antonelli@compagniateatralestilema.it, grazie».

I Gemelli di Guidonia

Filo diretto tra imitazione e parodia

I Gemelli di Guidonia – i fratelli Pacifico, Gino e Eduardo Acciarino, già vincitori di “Tale e Quale Show” su Rai Uno nei panni di Orietta Berti, Achille Lauro e Fedez – arrivano in esclusiva al Condominio con lo show “Tre per due fra radio e tv”.
Amati da tutti gli italiani grazie all’appuntamento ogni settimana su Rai Due e i tanti altri impegni fra radio e tv (da cui è nata l’idea del titolo per lo spettacolo), hanno spiegato come, proprio grazie al programma con Carlo Conti, siano riusciti a oltrepassare i loro limiti: «Mai avrei pensato di interpretare la voce femminile di Orietta Berti o le movenze di Angela dei Ricchi e Poveri – ha dichiarato Pacifico – ci siamo divertiti, puntata dopo puntata». Ma già da prima, ancora ragazzi, avevano vinto nel ‘99 il “Tiburfestival” e si erano esibiti due volte a Roma in presenza del Papa per il Giubileo 2000. Lo show teatrale non si limita tuttavia al canto: già nello spettacolo “È permesso?” di Enrico Montesano avevano dimostrato di essere bravi attori.
Il punto di svolta del loro successo è stato tuttavia Fiorello, che dal 2013 li ha voluti nel suo programma (e da allora non li ha più lasciati): «L’“Edicola” ci ha insegnato tanto: il ritmo, l’improvvisazione, come scrivere testi, far ridere senza essere mai volgari. Lo consideriamo il nostro vero mentore». Proprio a Gallarate regaleranno una data unica, poco prima del prossimo Sanremo: il “Tre per due fra radio e tv”, concentrato d’ironia, intrattenimento musicale, imitazioni e spassose gag, sarà poi in tournée in tutta Italia.

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