Milano, i falchi che hanno nidificato in cima al grattacielo della Regione

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MILANO – Le città qualche volta diventano l’habitat ‘naturale’ degli animali: fra uccelli nati nelle metropoli, cinghiali a passeggio o gatti intrappolati sopra i tetti degli edifici scambiati per inoffensivi luoghi di gioco. Si può pensare di vivere in campagna o in un bosco, invece che nel cemento.
E quindi può apparire incredibile, ma nei giorni scorsi tre falchetti pellegrini sono nati in cima a Palazzo Pirelli, a Milano, oggi sede del Consiglio regionale della Lombardia e un edificio, orgoglio dell’architetto Giò Ponti e del capoluogo, finito di costruire nel 1961. Allora era il grattacielo in calcestruzzo armato più alto d’Europa e il terzo nel mondo, e non sembra davvero un luogo ideale per nidiare. E invece Giò e Giulia, due rapaci che già da qualche anno hanno scelto il sottotetto del Pirellone, a circa 125 metri di altezza, come loro ‘casa’, hanno figliato. Erano tornati a inizio marzo sull’edificio che di certo non ricorda né una grande quercia, né un luogo adatto. Tre le uova deposte da Giulia prima si sono schiuse le prime due, poi la terza. A documentare la vita della famiglia di falchi sono due webcam che trasmettono sul portale della Regione Lombardia 24 ore al giorno.
Il Consiglio regionale lombardo ha pubblicato sulla sua pagina Facebook le immagini della prima “imboccata”, chiedendo di suggerire un nome da assegnare ai falchetti.

Tra cinghiali e gattini

Più o meno nelle stesse ore un cinghiale è stato avvistato liberamente a passeggio nelle strade centrali di Frosinone. Sembra che il fenomeno si ripeta con sempre maggiore frequenza. E sono stati sottolineati – dai cittadini – i pericoli per l’incolumità delle persone e i danni per le colture e le cose. Si parla di un milione di euro l’anno per le riparazioni.
E’ tutta tenera invece la storia di una gattina bloccata sul tetto di una biblioteca della toscanissima Prato, salvata dai vigili del fuoco la scorsa settimana. La micetta, chiamata ‘Buonumore’ detta ‘Bunny’, è rimasta intrappolata sul tetto della ‘Lazzerini’. La proprietaria è stata rintracciata grazie alla community reale e virtuale. La biblioteca, con l’occasione, ha tagliato il traguardo dei cinquemila ‘mi piace’ della pagina facebook.
Insomma c’è forse un processo di antropormorfizzazione degli animali, si credono persone. L’importante però è convivere bene pur fra specie diverse.

Angela Bruno

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