Al Ma*Ga di Gallarate largo alle giovani artiste: tocca ad Anfuso e Mazzi

GALLARATE – Sabato 5 ottobre al MaGa si è tenuta l’inaugurazione delle due nuove mostre “Eyes Wide Shut” di Elisa Anfuso (fino al 27 ottobre) e “Becoming with and unbecoming with” di Elena Mazzi (fino al 19 gennaio). Più onirica una, più concreta l’altra: due personalità diverse, forse opposte. Opposte e complementari.

Le opere

maga gallarate elisa anfusoNelle tele della Anfuso l’atmosfera è quella del sogno, fatta di silenzi metafisici e surreali. La natura vera, quella selvaggia, è sullo sfondo: lontana, monotona, poco definita e priva di tratti nitidi. La frattura con essa è evidente. Protagonisti i primi piani, precisi, dominati da figure femminili. I loro sguardi maliziosi, enigmatici, a volte bendati, in ogni caso persi in una dimensione onirica, interiore. Esprimono una consapevolezza compiuta solo in parte e persa nel vastissimo territorio di emozioni tra conscio e inconscio. Lo stesso delle protagoniste della Anfuso, sibille dell’era postmoderna, sospese tra mondo delle meraviglie e artificiosa prigionia, dove tutto è velato, sublimato e accennato, ma mai apertamente espresso.

maga gallarate elena mazziDiverso è il concept della Mazzi. Protagonista è la materia, esplorata attraverso la lavorazione plastica e strumento per indagare il rapporto tra l’uomo e l’ambiente circostante. Fonte d’ispirazione è il fascino primordiale della natura islandese: immense solitudini dove gli uomini coesistono con l’ambiente subpolare e osservano la natura lasciandola al suo corso. Lì i corpi di animali marini sono lasciati a decomporsi sulle spiagge e le loro ossa non sono più solo ossa ma divengono oggetti decorativi. Una natura che diventa altro senza perdere la propria essenza. Così la Mazzi dà un significato nuovo alla materia senza tradirne l’identità.

Le artiste

Entrambe giovanissime e di solida formazione, esprimono una consapevolezza artistica matura ma in continua evoluzione. Elisa Anfuso, classe 1982, vive a Catania, dove ha studiato all’Accademia delle Belle Arti. “Eyes Wide Shut” seleziona alcune tele dalla sua vasta produzione. Il curatore è Angelo Crespi, storico fondatore del Ma*Ga, per il progetto Liquid Art System. Elena Mazzi, emiliana classe 1984, si è formata a Siena, Venezia e Stoccolma. “Becoming with and unbecoming with” è parte di un progetto tuttora in via di sviluppo scelto dal Ma*Ga per l’edizione 2018 di Level 0 e patrocinato da ArtVerona.

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