A Busto apre Ormenuove, la “casa” dove curare minori maltrattati e famiglie

BUSTO ARSIZIO – “Ormenuove” compie i primi passi. Il progetto pilota di un centro multidimensionale dedicato alla protezione e cura dei minori maltrattati e delle loro famiglie, è stato presentato a palazzo Gilardoni, con la regia dell’assessore all’inclusione sociale Paola Reguzzoni. «Se funzionerà bene – rivela il presidente della cooperativa Davide Gaetano Felli – potrà essere un prototipo per i servizi sociali in Italia e probabilmente anche in Europa».

Il progetto

Il progetto “Ormenuove” ha preso il via in queste settimane: promosso da CTA Onlus, Davide Onlus ed Eva Onlus con l’intenzione di accogliere e sostenere le fragilità delle famiglie, prevenire maltrattamenti e abusi, curare i traumi e le ferite di minori vittime di violenza, è stato selezionato dalla Fondazione “Con i Bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. I partner del progetto sono il Comune di Busto Arsizio, ATS Insubria, ASST Valle Olona, il Liceo Crespi, Acof e Gatti and Friends agenzia di comunicazione.

Prevenire oltre che curare

«È un progetto molto ambizioso e innovativo, che è riuscito a vincere un ambitissimo finanziamento per l’avvio di progetti pilota, solo due in tutta la Lombardia – lo descrive così Paola Reguzzoni, assessore all’inclusione sociale – contiene due grosse novità, l’interdisciplinarietà e una prevenzione che si fa concreta, non solo astratta sensibilizzazione, intervenendo alle prime avvisaglie sul minore ma anche su tutto l’ambito familiare, per evitare l’allontanamento e favorire il reinserimento». Si rivolge ad un target tutt’altro che marginale, visto che sono circa 350 i casi di presa in carico di minori a Busto.

Amarcord Reguzzoni

«Gli utenti che da minori avevo nel ’99, quando ero per la prima volta assessore ai servizi sociali e quando prese vita l’esperienza della cooperativa Davide, grazie al professor D’Agostino – sottolinea Paola Reguzzoni – oggi sono adulti problematici, genitori che necessitano ancora di aiuto. Significa che abbiamo fallito. Ora l’obiettivo è chiudere questo circolo vizioso di generazioni che ripetono gli stessi errori, con interventi su misura dei singoli casi».

Un salto di qualità nella tutela minori

Il punto di riferimento è la nuova “casa” di via Marconi 10, «un centro valutativo integrato in grado di individuare precocemente le situazioni a rischio e di predisporre progetti psico-educativi adeguati per ogni minore e la sua famiglia». In campo ci sono le Onlus già impegnate nella tutela dei minori maltrattati, per fare un salto di qualità che possa diventare un nuovo servizio a disposizione del territorio. Il “segreto” è l’integrazione. Che, come fa notare Francesco Vadilonga, direttore di CTA Onlus, «può dare risposte ai molteplici bisogni, sia a livello preventivo che di cura, senza costringere gli utenti alla migrazione tra i vari enti».

Lavoro su più fronti

Il lavoro di “Ormenuove” si sviluppa su vari fronti. «La parte di valutazione, cura e riparazione – spiega la responsabile del progetto Sara Pietrobon – ha come obiettivo accogliere, proteggere i minori vittime o a rischio di violenza, maltrattamento e trascuratezza, ma anche le famiglie portatrici di fragilità, che hanno bisogno di essere accompagnate a credere in una riparazione». La prevenzione, con i laboratori nelle scuole superiori a cura di Eva Onlus. E la formazione degli «insegnanti, affinché distinguano difficoltà e disagio – come sottolinea Beatrice Masci – con interventi di supporto delle competenze sul campo», per evitare di “arrivare troppo tardi”.

Gli effetti della pandemia

La scuola è uno dei principali attori coinvolti. «La pandemia ha esacerbato situazioni con disagi personali molto forti e conseguenze anche sul piano di disfunzionalità di atteggiamenti online e in presenza» sottolinea la dirigente scolastica del Liceo Crespi Cristina Boracchi. «Spesso gli interventi sono scomposti e parcellizzati: qui la capacità di presa in carico olistica fa la differenza». Anche ATS Insubria ci crede: «Potrebbe diventare un punto di riferimento».

busto arsizio minori ormenuove – MALPENSA24