A Castellanza due nuovi medici di base per 3400 assistiti scoperti. Da ottobre

CASTELLANZA – Emergenza medici di base, c’è la soluzione: in arrivo due nuovi medici di base per i 3400 assistiti castellanzesi attualmente scoperti. «Entreranno in servizio entro la fine di ottobre» annuncia il direttore socio sanitario di Asst Valle Olona Marino Dell’Acqua. «Fino ad allora rimarrà attivo l’ambulatorio temporaneo di via Roma». Così «dalla fine di ottobre non ci sarà più un cittadino senza un medico di base» sottolinea con orgoglio il sindaco Mirella Cerini, nella conferenza stampa convocata a Palazzo Brambilla in scia all’incontro per conoscere i nuovi professionisti.

Arrivano rinforzi

I due nuovi medici di medicina generale che «hanno accettato di prendere servizio nell’ambito territoriale di Castellanza» sono due dottoresse con specializzazione ospedaliera e «lontane dall’età della pensione». Si insedieranno con il loro studio nell’ambulatorio di via Vittorio Veneto dove già operano altri tre dei cinque medici di base rimasti in servizio Castellanza e dove, fa notare la vicesindaco Cristina Borroni, «si andrà a rafforzare il polo socio sanitario che comprende anche il servizio sociale, il poliambulatorio con centro prelievi e la farmacia comunale, e che può offrire servizi e opportunità per i cittadini di Castellanza». Con i nuovi innesti la “squadra” dei medici di famiglia in città arriverà a quota 7, meno dei 9 del passato, ma intanto, rimarca il sindaco, «si risolverà il problema». Grazie a quello che definisce «un lavoro partito dalla scorsa estate». E l’azienda sanitaria prospetta nuove opportunità di rinforzo sul territorio grazie agli studenti (11 in totale) che stanno seguendo il corso triennale per medici di medicina generale attivato da Asst Valle Olona e che «da settembre potranno svolgere una parte della formazione lavorando con una quota ridotta di assistiti».

Il passaggio pratico

Nella pratica, avvisa Dell’Acqua, i cittadini non dovranno fare nulla: «Non bisogna andare a cercare il medico – chiarisce il direttore sociosanitario di Asst – come quando un medico va in pensione, partiremo con l’assegnazione degli assistiti “scoperti” ai due nuovi medici di base, dando priorità alle fasce fragili. Non ora, ma a settembre, i cittadini riceveranno una lettera con l’indicazione del loro medico con gli orari e il luogo dove trovarlo, poi avranno la possibilità di operare la scelta volontaria di affidarsi ad altri medici nel caso ci siano posti liberi». Nel frattempo chi è senza medico di base dovrà continuare ad appoggiarsi all’ambulatorio temporaneo, che cesserà l’attività solo quando i due medici saranno effettivamente in servizio.

Il “monumento”

Mirella Cerini dà merito ai rappresentanti di Asst Valle Olona: «Meritano un monumento – rivela il sindaco – in questi mesi sono stati “stalkerati” da parte nostra anche con telefonate in orari e giorni inopportuni, ma hanno sempre risposto rispetto ai problemi emersi e operato aggiustamenti in corsa sulla gestione dell’ambulatorio, in accordo con Ats». Anche Marino Dell’Acqua sottolinea che questa novità «avviene non per caso, ma perché si è iniziato da subito a lavorare su una criticità per costruire percorsi. È il risultato di un grosso lavoro, di cui punto di forza è stata la sinergia con l’amministrazione comunale e Ats al di là degli stimoli mediatici di altra natura». Insomma, c’è stato «da sporcarsi le mani».

I toni sulla vicenda

Parole, quelle del direttore socio sanitario di Asst Valle Olona, che sembrano fare riferimento, anche, alle polemiche sollevate in questi mesi dal Pd di Castellanza, che peraltro sostiene la maggioranza del sindaco Cerini. «All’amministrazione spetta il compito di parlare con gli enti competenti seguendo i percorsi istituzionali – chiarisce, tagliando corto, il primo cittadino – noi come amministrazione da subito ci siamo attivati per aggiustare le criticità dell’ambulatorio e per sollecitare ai tavoli istituzionali, a partire dall’assemblea dei sindaci, chiedendo collaborazione ad una risoluzione del disagio della nostra cittadinanza». Risultato che alla fine è arrivato. E la vicesindaco Borroni aggiunge: «Sfido a trovare un altro ambulatorio temporaneo organizzato così, con i volontari a disposizione – rivendica – con tutte le fatiche del caso, pur sapendo che non è il massimo, le risposte sono arrivate. E si è fatto il meglio nella condizione in cui si era, in base ai fattori esterni. È importante dirlo perché a furia di comunicazioni che esasperano gli animi, poi gli animi si esasperano veramente». Toni molto lontani da quelli del PD di Castellanza. «Ma io non mi riferisco a loro» fa sapere Borroni. E per ora il caso (forse) è chiuso.

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