Fontana conferma: «Cardiologia aperta». E rassicura sul futuro dell’ospedale di Gallarate

Da sinistra: Gian Piero Cutillo (managing director di Leonardo), l'europarlamentare Isabella Tovaglieri e Fontana

GALLARATE – «La Cardiologia dell’ospedale di Gallarate non chiuderà». Lo conferma direttamente il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana. Parole pronunciate oggi – 27 maggio – a margine dell’evento che si è tenuto alla Training Academy di Leonardo a Sesto Calende, in occasione del centenario dell’Aeronautica militare.

Il problema medici

Nei prossimi giorni («lunedì o martedì», dice il governatore lombardo), l’assessore al welfare Guido Bertolaso farà visita a Gallarate per «spiegare la situazione», a seguito dell’impegno preso telefonicamente con il sindaco Andrea Cassani e il consigliere regionale Giuseppe De Bernardi Martignoni. Ma nel frattempo, Fontana garantisce che il nosocomio cittadino «continuerà a essere efficiente ed efficace». Anche a fronte di un evidente momento di difficoltà del Sant’Antonio Abate, proprio «come sono in difficoltà tutti gli ospedali d’Italia». Il motivo: «Mancano medici». E aggiunge: «Si parli con i governatori delle altre regioni: tutti si lamentano del fatto che è stata sbagliata la programmazione a livello nazionale».

Un ospedale in difficoltà

Fontana conferma l’impegno da parte dei vertici regionali per mantenere aperta la Cardiologia. E sostenere un reparto in sofferenza dallo scorso ottobre, con una serie di dimissioni e pensionamenti degli specialisti in servizio, tra cui il primario Ivan Caico, che l’ha svuotata di troppi medici. Ne è seguita la la sospensione dell’attività di emodinamica dal primo maggio, mentre dal primo giugno era prevista la chiusura definitiva del reparto, con la presenza del cardiologo a Gallarate garantita soltanto in diurno e in notturno su reperibilità.

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