JERAGO CON ORAGO – Emozioni in scena nella palestra delle scuole medie di Jerago: l’evento di chiusura del laboratorio teatrale sulle emozioni dei ragazzi di bambini di prima elementare delle “Manzoni” di Jerago si è svolto alla presenza dei genitori ma anche dell’assessore alla cultura Giovanna Buzzetti e del consigliere comunale delegato all’edilizia scolastica Luigi Caruggi, oltre che della dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo “Fermi” di Cavaria Deborha Salvo. «La messa in scena del laboratorio teatrale sulle emozioni ha permesso ai bambini delle classi prime della scuola primaria “Manzoni” di esplorare il mondo emotivo per imparare ad esprimere sentimenti ed emozioni dando loro un nome» spiega Caterina Moscato, responsabile della scuola elementare di Jerago. Un progetto ambizioso e innovativo, che è stato finanziato con fondi europei ottenuti dall’istituto comprensivo Fermi.
Il progetto
«Quest’anno il nostro Istituto Comprensivo “Fermi” ha offerto agli alunni di scuola primaria e di scuola secondaria di primo grado la possibilità di ampliare le esperienze formative grazie alla partecipazione ai progetti PON – si legge nella nota dell’Istituto guidato dalla dirigente Deborha Salvo – si è concluso con successo il modulo “Il corpo racconta: emozionandosi ed emozionando”, uno dei 16 moduli del progetto PON “Diventiamo competenti”, a cui hanno partecipato 34 alunni delle classi prime della scuola primaria “Manzoni” di Jerago. Gli alunni hanno dimostrato partecipazione, interesse e abilità pratiche notevoli. La progettazione e la realizzazione dei percorsi didattici e formativi del progetto PON “Diventiamo competenti” sono state ispirate all’utilizzo di metodologie didattiche innovative, che valorizzano l’apprendimento attivo e cooperativo, con particolare attenzione anche al benessere personale e alle relazioni. Le azioni promuovono il protagonismo e la partecipazione attiva delle alunne e degli alunni in quanto strumenti efficaci ed efficienti per la costruzione del proprio sé positivo, creativo, flessibile e collaborativo. I moduli didattici, svolti nel rispetto delle norme anti-Covid, hanno inteso favorire il miglioramento del livello di socializzazione, la riduzione dello stress e dell’ansia, migliorando la percezione di sé e dell’altro, oltre che rafforzare le competenze chiave per l’apprendimento permanente, in particolare potenziando i livelli di base».
Le attività di laboratorio
Le attività programmate hanno avuto inizio nel mese di dicembre. «Attraverso il potenziamento dei linguaggi non verbali (motori, musicali, mimico-gestuali) – prosegue la nota dell’Istituto comprensivo Fermi – è stata data la possibilità ai bambini di esprimere emozioni, di sviluppare più sicurezza e fiducia in se stessi. La didattica inclusiva ha contribuito al successo delle attività proposte. Le attività laboratoriali, messe in campo in un ambiente sereno e accogliente, hanno coinvolto l’attenzione emotiva, l’apprendimento in tutte le sue forme, promuovendo e migliorando le relazioni e l’efficacia del gruppo, le dinamiche relazionali, la comunicazione attraverso la molteplicità dei linguaggi; hanno favorito atteggiamenti di curiosità, di attenzione e di rispetto verso il sapere, sviluppando un approccio ludico alla conoscenza, esercitando la capacità critica e di riflessione e stimolando lo spirito di collaborazione. I bambini hanno partecipato assiduamente agli incontri e hanno risposto con entusiasmo alle proposte laboratoriali che hanno implementato le competenze sia disciplinari sia trasversali con ricadute sulle attività curricolari. Il bilancio finale, pertanto, è positivo e premia il lavoro delle insegnanti Caterina Moscato e Maria Asietti che si sono impegnate per la buona riuscita del progetto. Si sottolinea la validità del progetto che ha consentito ai nostri bambini di sviluppare abilità e capacità creative, di potenziare le loro capacità di attenzione e concentrazione e di lavorare in gruppo».