A scuola in Colonia, come una volta: Busto dice sì a 4 classi delle materne di Alassio

BUSTO ARSIZIO – La Colonia “Sorriso dei Bimbi” di Alassio torna ad ospitare delle aule scolastiche: il comune di Busto Arsizio ha dato il via libera alla concessione dell’intero primo piano della struttura di via Luigi Borri al comune di Alassio, per collocarvi in modo temporaneo quattro sezioni di scuole dell’infanzia, in cerca di spazi per rispettare le norme di distanziamento imposte dall’emergenza Covid.

Alassio in cerca di spazi

L’accordo è stato approvato ieri, 18 agosto, in giunta: gli spazi della Colonia saranno messi a disposizione del comune di Alassio per tutto l’anno scolastico 2020/2021, con la formula del comodato d’uso gratuito. L’amministrazione ligure dovrà soltanto rimborsare a Busto i costi delle utenze, sulla base dell’effettivo utilizzo della struttura. La richiesta era stata avanzata nelle scorse settimane dall’amministrazione alassina, guidata dal sindaco (attualmente sospeso per la Legge Severino) Marco Melgrati, per via dell’«impossibilità di disporre di propri locali idonei ad accogliere i bambini della scuola d’infanzia e il personale della scuola» sulla base delle linee guida ministeriali.

Il via libera degli eredi

Busto Arsizio non ha esitato a venire incontro ad Alassio, in nome di un’amicizia che dura ormai da quasi 70 anni, da quando il commendator Luigi Borri decise di acquistare la collina di San Nicola e donarne una porzione per realizzare la Colonia Sorriso dei Bimbi. Per dare parere favorevole alla concessione degli spazi della Colonia, Busto ha interpellato anche gli eredi Borri, ottenendo un assenso informale all’operazione, visto che la donazione cita esplicitamente come condizione che «la colonia sia sempre dal Comune di Busto Arsizio adibita all’assistenza dei bambini di detta città, esclusivamente ed in perpetuo».

Amarcord bustocco

E infatti fino a qualche decennio fa i bambini di Busto frequentavano le scuole elementari alla Colonia di Alassio. Nei cui armadi si trovano ancora oggi i vecchi quaderni che testimoniano l’attività didattica che si svolgeva ai tempi, e che molti bustocchi ancora oggi ricordano con grande nostalgia. Era un’opportunità che veniva garantita in particolare ai bambini delle famiglie meno abbienti, che non potevano permettersi di mandare i loro figli al “collegio”, come si usava a quei tempi. Un’esperienza che vivrà, almeno per i prossimi mesi, anche una generazione di bambini di Alassio.

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