Agesp Energia-Acinque unite per crescere. Si investe su teleriscaldamento e idrogeno

BUSTO ARSIZIO – Agesp Energia- Acinque, la sinergia entra nel vivo. In attesa del definitivo via libera dell’Antitrust, le due società hanno iniziato a dialogare per definire la transizione verso il nuovo assetto segnato dall’operazione di cessione del 70% di Agesp Energia ad Acinque. E stamattina, 5 ottobre, a palazzo Gilardoni i vertici delle due società hanno presentato il nuovo corso.

«Gioiello da tutelare»

«Siamo molto contenti. È stato fatto un grande lavoro – ammette il sindaco Emanuele Antonelli – è una soluzione che soddisfa me e tutta l’amministrazione. I tempi cambiano, quello che andava bene anche solo cinque anni fa ora, dopo la guerra, non va più bene. Bisogna mettersi con chi è strutturato, lavora bene e ha risorse sufficienti per far sì che Agesp Energia rimanga il gioiello che è sempre stato». Il pensiero è in particolare alla rete di teleriscaldamento, che è satura e necessita di «investimenti che da soli non siamo in grado di sostenere. Non abbiamo svenduto niente, questa è una collaborazione molto importante a tutela dei nostri cittadini».

«La scelta giusta»

«È la scelta giusta per la città» assicura Francesco Attolini, amministratore unico di Agesp Energia. «È un’opportunità – gli fa eco Francesco Iadonisi, amministratore unico della capogruppo Agesp Spa – va colta come un momento di svolta per uno sviluppo e una crescita che per i cittadini di Busto sarà un vanto». E Gianfranco Carraro, direttore generale del gruppo Agesp, ricorda «questo sodalizio era quasi nel destino», vista la «collaborazione ultraventennale» tra le due società sin dal 2001 quando Agesp e le allora Acsm e Agam si unirono nella cordata per conquistare Aspem (poi revocata dal Comune di Varese).

Busto in un network

«Un’operazione lungimirante – la definisce Marco Canzi, presidente del Gruppo Acinque, nato dall’aggregazione di operatori simili ad Agesp Energia dell’area pedemontana – per portare avanti quel che di buono è stato fatto occorre chiedersi cosa ci riserva il futuro. Ci aspettano sfide che si possono cogliere meglio in un contesto articolato e più ampio. Con questa operazione Busto entra in un network e in un modello che si è rivelato vincente, con un partner che mette a terra investimenti sul territorio. Esempi? Il palaghiaccio a Varese, la nuova illuminazione pubblica a Monza, la nuova rete di teleriscaldamento a Lecco che sarà alimentata dal termovalorizzatore».

Investimenti e tutela

Ed è proprio il teleriscaldamento, anche a Busto, uno degli «obiettivi di investimento importanti» che si porrà Acinque. Intanto, per i 31 dipendenti di Agesp Energia è garantita una salvaguardia del posto per sei anni. Anche se il presidente Canzi ricorda che «dal 2018 nessuno è mai stato lasciato a casa. Anzi abbiamo assunto». Anche il marchio Agesp Energia rimarrà al suo posto: «Verrà salvaguardato e valorizzato – promette l’amministratore delegato di Acinque Stefano Cetti – anche con la digitalizzazione e con i servizi a valore aggiunto che estenderemo anche ai clienti Agesp». «»

Dal teleriscaldamento all’idrogeno

«Per il nostro gruppo è un momento importante di crescita sul territorio, coerente con la nostra storia – sottolinea l’AD Cetti – vogliamo avere un ruolo guida nell’evoluzione verso la sostenibilità e la transizione energetica. Questa è un’operazione chi ci lancia verso il futuro». Ma Carraro, DG di Agesp, evoca anche la sfida della Hydrogen Valley: «Con Acinque abbiamo già siglato una lettera d’intenti per la realizzazione di un impianto di produzione di idrogeno nell’area dell’ex cartiera di Cairate, di cui le due società sono proprietarie tramite Prealpi Servizi. Ci sono proposte di acquisizione da un player che ha ricevuto finanziamenti ad hoc, ora le trattative sono in corso».

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