BUSTO ARSIZIO – La festa patronale di San Giuseppe è pronta a tornare, e stavolta si riprende la sua collocazione tradizionale, dopo gli anni della pandemia. L’appuntamento è attesissimo: da sabato 29 aprile a domenica 14 maggio si riaccendono le griglie della più gettonata delle sagre di quartiere di Busto Arsizio. II programma è già pronto, tra riti religiosi, il “Giuseppino d’oro”, mercatini, musica, salamelle, lotteria e tanto altro ancora.
Festa per la pace
“La pace, una casa per tutti“: questo il titolo della festa, tratto da una celebre frase di Papa Giovanni XXIII, il “Papa buono”, a cui è devoto il responsabile degli “Amici di San Giuseppe” Mario Cislaghi, che oltre a guidare la squadra di circa cinquanta volontari impegnati nell’organizzazione della festa è anche assessore alle politiche istituzionali del Comune di Busto Arsizio. «Dallo scorso anno abbiamo inserito alcuni giovani della pallavolo, che hanno confermato la loro presenza anche quest’anno – rivela Cislaghi – speriamo sia l’inizio di un ricambio generazionale, un problema che tocca un po’ tutte le feste di quartiere». Il ricavato della manifestazione verrà destinato alla parrocchia guidata da don Giuseppe Tedesco «per la sostituzione delle caldaie del centro parrocchiale – annuncia Cislaghi – dopo che lo scorso anno sono stati destinati al nuovo impianto di videosorveglianza per la chiesa e l’oratorio».
Le iniziative clou
Tra i momenti clou della Festa, nella giornata di San Giuseppe Lavoratore del 1° maggio ci sarà la Santa Messa Solenne con la consegna del “Giuseppino d’Oro”, la tradizionale benemerenza parrocchiale, con le bancarelle per tutta la giornata sul viale Stelvio chiuso al traffico. Domenica 7 maggio il bis con i mercatini, stavolta a cura degli Ambulanti dell’Insubria, sempre sul viale di fronte alla chiesa parrocchiale, mentre nel parco ci sarà l’esibizione dei “Falconieri di Sua Maestà”, per bambini e adulti. Domenica 14 maggio alle 14.30 la processione con la statua di San Giuseppe, con partenza dalla scuola materna “Crespi” e arrivo in Chiesa, passando per le vie Adua, Villafranca, Castelfidardo, Crispi, Nannetti, largo San Giuseppe e viale Stelvio.
Tra cibo e musica
Sul fronte “mangereccio”, immancabili gli appuntamenti con lo stufato d’asino con polenta (venerdì 5 e sabato 13 a cena) e con la paella e sangria (sabato 6 a cena e domenica 14 a pranzo). Su quello musicale, il ventaglio delle proposte serali, sempre dalle 20.45, va dal karaoke con Gallo Lukino di Radio Number One (sabato 29 aprile) ai “Domani Smetto“, tribute band di J-Ax (domenica 30 aprile), fino al rap e reggaeton degli Hiphophize (venerdì 12 maggio). Spazio anche al sociale, con un pomeriggio dedicato alla prevenzione delle truffe con i Carabinieri, aperto anche ai cittadini di Beata Giuliana e del “don Paolo”, in data ancora da definire. E tornerà la lotteria, con primo premio un’automobile Dacia Duster ed estrazione domenica 14 maggio in chiusura della festa. La novità di cui Mario Cislaghi va molto orgoglioso sono le polo ufficiali per i volontari, che riporteranno anche il logo della Pro Patria, tra gli sponsor Mercato delle Carni e Istituto clinico San Carlo.