BUSTO ARSIZIO – Al Piccolo Principe di via Magenta è arrivata la “Befana” degli harleysti del Motoclub Ss33 Sempione, accompagnata dal sindaco Emanuele Antonelli. Una tradizione che si rinnova, pur con la dovuta prudenza per la situazione di emergenza sanitaria: la “vecchina” con la scopa scortata dai suoi motociclisti è arrivata a bordo di una Harley Davidson nel cortile con i pacchi regalo, mentre i piccoli ospiti della casa famiglia del Piccolo Principe sono rimasti al primo piano a godersi lo spettacolo dalla terrazza e dalle finestre. Una festa a distanza, sì, ma molto ravvicinata.
La visita
Tra tanti appuntamenti rimandati per l’emergenza Covid, uno dei più sentiti e intensi si è potuto rinnovare, nella massima sicurezza grazie ad un po’ di creatività. La “Befana” degli harleysti è tornata anche quest’anno a fare visita ai bambini ospiti della comunità alloggio per i minori del Piccolo Principe, nella sede principale e storica di via Magenta 54/bis. Un’iniziativa che il Motoclub SS33 Sempione, associazione di appassionati di moto attiva nella solidarietà in particolare a fianco dei più piccoli, ripete ormai da anni. Non poteva mancare all’appello nemmeno stavolta il sindaco Emanuele Antonelli, anch’egli harleysta. Con i bambini ospiti della casa famiglia si è instaurato un dialogo tra terrazzo e cortile, un siparietto simpatico che ha idealmente colmato le obbligate distanze.
Il Piccolo Principe Onlus
L’associazione presieduta da Patrizia Corbo è un’eccellenza riconosciuta nel campo della tutela dei minori. Attualmente Il Piccolo Principe gestisce sei strutture dedicate ai bambini e ai ragazzi da zero a 21 anni, accogliendo complessivamente circa 50 tra minori e over 18. A queste si aggiunge l’ultimo fiore all’occhiello, la Casa sull’albero aperta grazie al patron della Diesel Renzo Rosso, una struttura semiresidenziale educativa e terapeutica che accoglie altri 10 adolescenti. «Tra bimbi, ragazzi e genitori intorno a noi ruotano circa 70 persone al giorno, con un personale che ormai conta circa 50 tra educatori, psicologi, psicoterapeuti e Asa – rivela la presidente Patrizia Corbo – siamo un mondo, un vero paese dei bambini e dei ragazzi».
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