LONATE POZZOLO – «Maggiore sicurezza, minore downtime, più naturalezza». Perché la migliore chirurgia estetica «è quella che non si vede». A dirlo è Alessandro Gualdi, professore di chirurgia plastica e ricostruttiva all’ Università Vita-Salute nonché responsabile dell’unità operativa di chirurgia plastica al San Raffaele di Milano e al Gruppo Iseni Sanità di Lonate Pozzolo.
La chirurgia plastica
Specializzato negli interventi sul viso, Gualdi ha messo a punto Must, un acronimo inglese che sta per Minimal Undermining Suspension Technique (Tecnica sospensiva con minimo scollamento). Si tratta di di un “mini-lifting” per sollevare gli zigomi, meno invasivo e drastico di quello cervico-facciale. Intervistato negli studi di Malpensa24 Web Tv, entra senza preconcetti nell’ampio dibattito che da sempre ruota attorno all’uso e ai limiti della chirurgia estetica. «L’obiettivo, a mio parere, deve essere uno solo: contribuire al benessere della persona».