Allarme cyberbullismo, Gorla Maggiore propone un vademecum per combatterlo

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GORLA MAGGIORE – Tra i numerosi tristi primati del 2020 si aggiunge anche quello del bullismo. Infatti un’indagine di Terre des hommes e Scuolazoo ha evidenziato che il 61% dei giovani italiani afferma di essere stato vittima di bullismo o di cyberbullismo nel 2020, e il 68% ne è stato testimone. Una piaga sociale che il Comune di Gorla Maggiore ha deciso di affrontare con un vademecum sul tema che verrà presentato digitalmente domenica 7 febbraio.

Non prendiamocela con i più deboli

«Spesso è facile prendersela con i più deboli. E se domani il debole fossi tu?». Con questa frase provocatoria gli assessori alle Politiche Sociali e alla Cultura di Gorla Maggiore, Antonella Scolfaro e Susy Pozzato, hanno deciso di introdurre il tema ai giovani, e non solo, del paese.

Attenzione ai social

Nella giornata di domenica 7 febbraio, in occasione della giornata mondiale contro il bullismo e il cyberbullismo, Scolfaro e Pozzato, insieme all’amministrazione di Fare Comune divulgheranno un vademecum sul tema del cyberbullismo. «Il nostro obiettivo è sensibilizzare e informare i minori sui rischi connessi a un non attento utilizzo della tecnologia», hanno spiegato. Dai social, ai dispositivi elettronici, alla navigazione su internet in generale, i rischi si nascondono dietro ogni mezzo di comunicazione, soprattutto per i più giovani.

Per ora tutto online

Dal momento che la pandemia da coronavirus ancora non permette eventi in presenza con molte persone, il materiale verrà postato sulla pagina ufficiale del sindaco Pietro Zappamiglio e caricato dal dirigente scolastico dell’Istituto Aldo Moro, Roberto Diana, sulla piattaforma online della scuola. «In questo modo potrà essere consultato sia dagli studenti che dai loro genitori», conclude Scolfaro.

Giovani soli e spaventati

Azioni più che mai urgenti, soprattutto perché secondo i dati dell’Osservatorio Indifesa 2020 di Terre des hommes e Scuolazoo sembrerebbe esserci una relazione tra l’isolamento del lockdown e i fenomeni di cyberbullismo. Infatti nell’anno del Covid il 93% degli adolescenti afferma di sentirsi solo e 6 su 10 hanno dichiarato di non sentirsi al sicuro online. L’incubo maggiore per il 52% delle ragazze è il Revenge porn.

L’educazione inizia dalla strada. Gorla Maggiore investe sui giovani

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