Amici della Terra Varese: su via Selene questione ambientale trascurata

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Abbiamo avuto notizia dagli organi di informazione locali che è stato presentato il rendering per la Via Selene. Lo stesso Sindaco ha preso una propria posizione sui suoi account Instagram e Facebook: «L’intervento consentirà di snellire il traffico in ingresso alla città e soprattutto agevolare la viabilità dell’area industriale della zona sud di Varese dove si trovano diverse aziende». 

In proposito abbiamo saputo che l’Assessore ai Lavori pubblici ha commentato molto positivamente i benefici del nuovo tratto stradale e di come il Comune di Varese abbia privilegiato le emergenze ambientali: «Del progetto di via Selene si è lungamente parlato, l’accesso da sud alla città è essenziale. Il piano ha diversi passaggi, c’è l’uscita di largo Flaiano, quella della Malerba-Esselunga, quindi la via Piana di Luco e la via Selene. Questa è importantissima per la viabilità cittadina.

Nel frattempo, mentre per la prima parte della via siamo in fase di progetto avanzata, stiamo pensando alla revisione, attualmente in corso, di via Piana di Luco all’incrocio con viale Borri».

Civati spiega inoltre come per arrivare all’attuale ideazione esecutiva che riguarda via Selene l’amministrazione abbia lavorato anche con i diretti interessati, ossia i residenti, recependo le loro istanze e inserendo nel piano anche la realizzazione del sistema fognario «Era una delle loro richieste principali, visto che la zona ne è priva». In più, sono stati revisionati gli accessi a diverse proprietà, per renderli più facili.

Dando una nostra opinione, non possiamo non manifestare la più marcata contrarietà di Amici della terra Varese a quanto è stato detto.

A noi sembra che la questione ambientale non sia stata esaurientemente trattata. Mai avremmo pensato che si potessero abbattere delle alberature rigogliose e realizzare una strada in un’area agricola della città. Politicamente parlando, non comprendiamo il motivo per cui viene detto che realizzare una strada in via Selene sia determinante per ridurre il carico veicolare di Varese. Perché di tutto ciò non si è mai parlato in due campagne elettorali? Innanzitutto l’Assessore dice di avere accolto istanza degli abitanti lungo la Via Selene facendo in modo che ci sia una completa effettuazione della rete fognaria lungo la strada.

Ma di cosa parla l’Assessore?

Noi siamo convinti che dovrebbe essere una normale prassi dell’agire comunale, volendo realizzare una strada, quello di attuare un’efficace gestione delle fognature e degli scarichi. Non si può pertanto dire, come ha fatto l’assessore Civati, di avere portato in avanti il progetto delle fognature sulla base delle richieste dei residenti. 

Ciò è, come abbiamo detto, ingiusto e ci preoccupa.  Il Comune avrebbe dovuto pensare a queste necessarie realizzazioni fin da subito. Non è stato trattato il tema palude Stoppada.

Abbiamo spiegato, con il Comitato Salviamo la Via Selene, come sia fondamentale salvare questa palude che è l’unica esistente in prossimità della città di Varese ed è densa di caratteristiche degne di una necessità di tutela dell’ambiente.

In particolare ADT tiene a far conoscere le chiare parole del Vice Presidente Silvio Valisa: «Ho letto la determina che approva il progetto esecutivo della Via Selene. Si tratta di un atto tecnico, probabilmente contestabile se esaminato in dettaglio con gli innumerevoli elaborati, ma il problema di base è l’imput che è stato dato ai progettisti. Non si tratta semplicemente di attuare un progetto stradale, ma l’idea progettuale a monte deve comprendere tutto il territorio interessato in una visione urbanisticamente ed ambientalmente corretta. Non è necessaria una formale valutazione di VIA, basta una attenta ed intelligente visione per indicare almeno tre tematiche progettuali esecutive: oltre il collegamento stradale, le opere paesistiche e di compensazione ambientale, l’avvio a soluzione in termini di tutela dello stato di abbandono e degrado per la zona umida e l’urbanizzazione effettiva del comparto. Quindi si dovrebbe partire (come del resto chiesto finora) da una visione generale del comparto che evidenzi le problematiche e ne indichi le possibili soluzioni, al limite anche come obbiettivo di una realizzazione graduale ma indicata in concreto. Di questo, mi pare, non c’è nulla se non la strada nuda e cruda. Anche per la rete fognaria nera (che dovrebbe essere in simbiosi con i lavori stradali ed essere interessata agli sfiori – prima pioggia – delle tombinature stradali) non mi pare ci sia una previsione progettuale concreta ed esecutiva, ho trovato solo un rinvio ad un intervento di Alfa s.r.l. (questa è più o meno una concessionaria, con funzione gestionale/esecutiva, ma l’input alle realizzazioni con le inerenti indicazioni progettuali ritengo spetti al Comune). 

Forse non sono aggiornato o non ho consultato sufficientemente gli atti, ma mi pare che la promessa dell’Assessore di porre mano ad un intervento di risanamento degli specchi d’acqua e aree connesse sia svanito».

Auspicando un riscontro. Questo potrebbe esserci fornito dal Segretario Generale? E’ una nostra domanda alla quale non abbiamo mai avuto una risposta.

Amici della Terra
il presidente

Arturo Bortoluzzi

varese via selene – MALPENSA24