Amministrazione e Castellanzese fanno squadra per aiutare i giovani a crescere

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CASTELLANZA – Amministrazione e Castellanzese fanno squadra e danno vita a un progetto rivolto ai ragazzi. L’obiettivo di “Non stare in fuorigioco” è insegnare loro le regole dello stare e crescere insieme. E così il calcio diventa anche un’attività educativa. E proprio per l’alto valore educativo dell’iniziativa, amministrazione e società hanno avanzato una richiesta di finanziamento a Regione Lombardia e Fondazione Cariplo.

Castellanza può ora contare su una società, la Castellanzese che milita in Eccellenza. Una categoria appena un gradino sotto la Serie D. I neroverdi vantano un settore giovanile in grande espansione. I successi conquistati sul campo, ma anche l’organizzazione societaria impostata e voluta dal presidente Alberto Affetti, hanno reso la Castellanzese un punto di riferimento per i giovani.

E mentre in campo si affinano tecnica e tattica, fuori dal campo, società e amministrazione hanno iniziato a ragionare su come dare valore aggiunto alla comunità attraverso lo sport. «Lo sport può è uno dei principali contesti educativi, di socializzazione ed inclusione sociale», spiega l’assessore Cristina Borroni. «Il calcio – continua – può diventare uno degli strumenti più importanti di prevenzione e cura del disagio e dei fenomeni di marginalizzazione, ma anche di inclusione tra i ragazzi con diverse abilità».

Impegno sul campo quindi, ma anche nella vita. Prendendo a calci un pallone, infatti, si possono imparare valori quali la cooperazione, la responsabilità, il rispetto delle regole e degli impegni presi, la perseveranza, l’abitudine a ritmi e modalità di vita sani. Ma anche rinforzare aspetti di sé quali l’autostima, la determinazione, la concentrazione, la capacità di gestire le emozioni. «Con questo progetto si lavorerà con i ragazzi a livello individuale e di gruppo», continua l’assessore. «L’obiettivo è la socializzazione e l’integrazione».

Tra i partner vi sono Federazione Italiana Sport Paralimpici degli Intellettivo Relazionali, Associazione Aisel Onlus, Cooperativa LaBanda, con la collaborazione dell’Associazione Amici Team Down e la Neuropsichiatria Infantile della Asst.

Per informazioni e iscrizioni del tutto gratuite, rivolgersi all’Ufficio Servizi Sociali, entro e non oltre il 30 giugno, da lunedì al venerdì. Telefono: 0331.526252 (Isabella Airoldi) e 0331.526282 (Francesca Mosca).

 

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