Angera, l’ex sindaco: «Androni e Brovelli attaccano me per salvarsi la faccia»

ANGERA – Mentre Allea si mette al lavoro con il sindaco Marcella Androni per sistemare gli «strascichi di una precedente gestione approssimativa», “A come Angera” di Marco Brovelli applaude alle prime proposte della nuova giunta e si dice pronto a «sostenere tutte quelle iniziative meritevoli». Dichiarazioni che l’ex primo cittadino Alessandro Paladini Molgora prende sul personale. Tanto che dopo mesi rompe il silenzio e le affronta di petto: «Non è un caso che proprio il sodalizio che si costituì per buttar giù una giunta si ritrovi d’accordo sulle pagine di giornali per continuare nell’opera denigratoria di una amministrazione che non c’è più, pur di tentar di salvare la propria faccia». E attacca sia il suo ex vicesindaco Brovelli, sia Androni.

Molgora all’attacco

Ecco il testo integrale di Paladini Molgora:

Era mia intenzione tenermi fuori dall’agone politico angerese, ma siccome i due rappresentanti delle forze politiche che fecero cadere la amministrazione da me guidata pare che vogliano tirarmi in causa per giustificarsi, non mi resta che rispondere. Trattasi del sindaco attuale, Marcella Androni e dell’ex-vicesindaco, Marco Brovelli.

Non è un caso che proprio il sodalizio che si costituì per buttar giù una giunta si ritrovi d’accordo sulle pagine di giornali per continuare nell’opera denigratoria di una amministrazione che non c’è più, pur di tentar di salvare la propria faccia.

Per quel che riguarda Brovelli, direi che la dimostrazione del fatto che la città abbia compreso il suo reale valore e affidabilità, è la sonora sconfitta elettorale che l’ha riguardato, relegandolo ad un ruolo di comprimario per gli anni a venire. Proprio a lui che sognava di divenire l’arbitro del comune di Angera, non resterà che fare il guardialinee a vita, nella migliore delle ipotesi.
Andando nello specifico delle contestazioni che ha sollevato alla amministrazione di cui ha fatto parte per più di 8 anni, vorrei ricordare che da lui passavano tutte le scelte, visto che era assessore al bilancio e quindi approvava o resisteva a qualsiasi scelta. Per citare un esempio di come prendesse decisioni relative alle scelte che riteneva opportune, mi basta ricordare che all’ultimo bilancio di previsione che si faceva fatica a chiudere a causa dei ridotti introiti in conseguenza del covid e delle spese schizzate alle stelle per il rincaro energetico, decise tagli importanti ma inserì una spesa di 15.000€ per pagare una cantante. Quindi faceva e disfaceva a proprio piacimento. Ora che venga a recriminare, pare ridicolo. Ma rientra nel personaggio che la città penso abbia finalmente compreso.

Non stupiscono anche le recriminazioni e il modo ambiguo di esprimerle della Sindaca attuale, quando scrive “… strascichi di una precedente gestione approssimativa”. Di chi parla? Se l’accusa è rivolta al commissario prefettizio, ne relazioni il sig. Prefetto. Anche se mi pare un atto poco consono ai ruoli e comunque conseguenza delle decisioni destruenti del sodalizio Allea e A come Angera.
Se viceversa è rivolto a me, Le consiglierei di provare ad amministrare, prima di abbandonarsi ai facili insulti. Vorrò proprio vedere cosa saprà fare dall’alto delle sue enormi competenze. Se alla prima critica ricevuta, non trova di meglio che gettar fango su altri (che oltretutto non sono più un avversario), direi che deve ancora imparare molto, soprattutto su come gestire lo stress e le tantissime situazioni difficili che la aspettano. L’impressione che ho è che scoppierà presto, perché rischia di venir travolta dall’emotività e dagli avvenimenti, più che riuscirli a gestire. Tanto in questo dipenderà anche dalle intenzioni delle minoranze. Le auguro di sbagliarmi.

Venendo nello specifico delle attribuzioni di colpe, Le ricordo che sebbene fossero legittimati a far cadere in quel modo l’amministrazione (accodandosi a Brovelli), la avvisai del fatto che ci sarebbero stati gravi ritardi e conseguenze negative per la città, ma anche per la nuova amministrazione – che sarebbe potuta essere la loro. Lei mi rassicurò sul fatto che non avrebbero preso nessuna decisione a breve e che mi avrebbe avvertito sulle scelte, salvo presentarsi di soppiatto in Comune 12 ore dopo insieme a Brovelli a firmare per la caduta. Astuzie o miserie politiche? Se mi avesse detto la verità, cosa sarebbe cambiato? Nulla, tranne che si sarebbe comportata in maniera istituzionalmente corretta con un sindaco.
Se bisogna parlare di “strascichi”, forse sarebbe utile ricordare quelli di azioni irresponsabili, dettati più dalla fregola elettorale che dell’interesse cittadino; di chi ha fatto cadere una giunta che aveva progetti e opere in cantiere e ha condannato la città a mesi di inoperatività, di contratti scaduti non rinnovati, di incuria e incertezza.  E chi ha compiuto questa azione deve portarne e sopportarne la responsabilità ora, con dignità e sicurezza sul proprio agire più che sul recriminare. Le lagnanze sulla spazzatrice rotta a novembre così come i lavori bloccati, sono anch’essi una conseguenza diretta della stessa situazione. Il passaggio in più della raccolta rifiuti era già stato adottato dalla amministrazione da me diretta, programmando degli ulteriori passaggi in occasione di eventi particolarmente importanti. E ce ne sono tante altre di particolarità di cui sarebbe bene che venissero informati. Infatti, nonostante questo atteggiamento di spregio, ancora recentemente, mi sono sentito in dovere di proporLe un incontro con Lei e l’assessore ai lavori pubblici, per fare un passaggio di consegne con una esaustiva relazione delle situazioni aperte e delle criticità. Mi è parsa totalmente indifferente alla cosa e non l’ho più sentita.
Mi auguro che la signora Sindaca possa riconsiderare il suo approccio, per il bene della città di Angera, lavorando DAVVERO sull’ascolto e sul dialogo, più che sullo spregio altrui.

Ps: questa è la faccia negativa della medaglia. Quella positiva sta nell’aver visto stamane presto gli assessori Piscia e Baranzini che aggiustavano la rete divelta di un cantiere, dimostrando di aver capito cosa vuol dire mettersi al servizio della collettività.

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