Aree verdi da riqualificare, in mostra i progetti dell’artistico sul Plis della Bevera

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VARESE – «Speriamo possa servire da stimolo per una riflessione, e costituire un reale incentivo a essere sviluppato. Certo, ora è più simile a un “mondo dei sogni” ma mediando con i bilanci comunali potrà magari essere una fonte d’ispirazione». Così ieri, sabato 13 maggio, Vincenzo Tamburini, docente del liceo artistico “Angelo Frattini” ha inaugurato alla presenza dell’assessore Andrea Civati la mostra al Museo Tattile dedicata al Plis della Bevera, ringraziando soprattutto i ragazzi – «hanno lavorato con passione, i risultati sono evidenti» – , l’amministrazione comunale, che ha messo a disposizione lo spazio di Villa Baragiola, e la dirigente Anna Pontiggia, che ha creduto, sostenendolo, nel progetto-lavoro degli studenti per riqualificare le aree verdi di Varese.

Il dialogo tra fruitori e territorio

Fino al 21 maggio sarà possibile ammirare nei particolari le opere realizzate dalla classe 5 C al sabato e alla domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18, mentre nei giorni feriali dalle 15 alle 18; alla fine della prossima settimana una commissione di esperti sottoporrà a giudizio critico i progetti che i ragazzi hanno selezionato. Come ha spiegato la loro rappresentante Giada Fumagalli, la progettazione del Plis della Bevera, parco nella porzione del Comune di Varese, ha richiesto “un lavoro e una ricerca di circa tre mesi che vertono al progetto di rinnovamento della sede già esistente, con un occhio rispettoso nei riguardi dell’ambiente e dell’innovazione e con la costante ricerca di un dialogo tra le parti: fruitori e territorio.

Primo fra tutti c’è l’intento di avvicinare i cittadini di Varese (e non solo) al luogo in cui abitano, fornendo informazioni per una maggior consapevolezza, sia in senso teorico, grazie a pannelli espositivi, ad esempio illustrazioni su flora e fauna locali, sia sul piano pratico: una serie di attività pensate per qualsiasi target e con gli interessi più disparati. Ambienti di carattere culturale come la biblioteca o lo spazio espositivo per mostre temporanee, luoghi di benessere e svago come il percorso vita, il parco giochi per bambini e il servizio di noleggio bici per poter percorrere i sentieri che si diramano in tutta la superficie del parco oppure luoghi di aggregazione, come l’area riservata ai picnic, il ristorante e le casette degli orti condivisi per (ri)avvicinarsi e ritrovare un contatto con la natura e i suoi benefici, sono solo alcuni degli esempi di ciò che ci si potrà aspettare da questo lavoro”.

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