Viviamo Arsago: «L’assessore Lucchini abbia il coraggio di dire dov’era la sera del Consiglio»

Arsago assessore veronica Lucchini
L'assessore Veronica Lucchini

ARSAGO SEPRIO – L’opposizione di Viviamo Arsago respinge le accuse di «irresponsabilità» lanciate dal sindaco Fabio Montagnoli e rispedisce la patata bollente al mittente. Dopo aver abbandonato l’aula lo scorso 30 novembre, facendo mancare il numero legale fino all’arrivo in zona Cesarini di Cinzia Carabelli che ha consentito di portare a termine i lavori del consiglio comunale, ora le minoranze puntano il dito contro l’assessore all’Istruzione Veronica Lucchini. 

Dov’era Lucchini?

La sera del 30 novembre si votava infatti il Piano di diritto allo studio, «atto fondamentale per il futuro anno scolastico dei nostri ragazzi». Come mai non era presente Lucchini per illustrare l’atto più importante dell’anno? Era costretta a letto con 40 febbre o aveva forse meglio da fare che esercitare il suo ruolo – remunerato – di pubblico amministratore a servizio della collettività? Una domanda di cui sembrano già conoscere la risposta: «Non siamo noi gli irresponsabili, piuttosto rivolgiamo una domanda al sindaco e alla maggioranza: abbiano l’onestà intellettuale di dire in modo chiaro e diretto, come il sindaco ha affermato nei nostri confronti, dove era l’assessore Lucchini la sera del 30 Novembre, giorno del consiglio comunale»

Non siamo irresponsabili 

Paolo Mastorgio, Ismaele Tognella, Giovanni Martinelli  e Luca Campanati, i quattro consiglieri di Viviamo Arsago, respingono le accuse che provengono dal gruppo del sindaco e spiegano la loro posizione politica: 

L’assoluto comportamento irresponsabile è della maggioranza che non ha garantito il numero legale a causa dei loro tre assenti, noi eravamo presenti e disposti ad esserlo fino alla fine.

La maggioranza decide la data del consiglio, decide l’ordine del giorno e poi non si presenta per votarlo.

Noi non siamo la stampella di questa maggioranza, siamo coerenti e abbiamo una dignità.

La cosa che riteniamo davvero grave è questa: fuggire dal confronto politico nascondendosi dietro la menzogna che i bambini altrimenti sarebbero restati al freddo se non avessero fatto queste variazioni.

Speculare tirando in ballo i bambini è un comportamento totalmente privo di onestà intellettuale.

Noi non siamo come questa maggioranza.

Parlano di spending review: quindi accendere un indebitamento totale di 836.000 euro mediante mutui per effettuare due interventi ritenuti da sempre, anche dalla maggioranza, non prioritari è spending review?

Spostare ulteriori 40.000 euro di risorse utili alla vita del paese per correre ai ripari poiché, a lavori nemmeno iniziati, ci si accorge che i fondi non sono sufficienti è spending review?

A nostro modesto avviso no.

Dove andremo a finire di questo passo? Non lo sappiamo, ma siamo certamente molto preoccupati per la superficialità e l’incompetenza con cui questa amministrazione sta, a poco più di un anno dalla fine del mandato, rischiando di impoverire e mettere in difficoltà un paese che fino ad oggi aveva le carte in regola, con le scelte giuste, per avere lo sviluppo che merita.

Parlano di boicottaggi? Boicottare significa sabotare.

Non siamo dei sabotatori, ma ci battiamo nel rispetto della legge, per evitare scelte sbagliate e inopportune.

Boicottare significherebbe svolgere un consiglio comunale al di fuori della legge, dello statuto e dei regolamenti. E questo noi non lo abbiamo fatto.

E loro?

Arsago assessore veronica Lucchini – MALPENSA24