Alla scoperta del borgo d’Arsago: weekend tra storia e cultura con il Fai

arsago giornate fai

ARSAGO SEPRIO – Arsago Seprio svela i suoi segreti. Arte e cultura – che rendono il piccolo borgo tanto prezioso per studiosi, storici e appassionati – si mettono in mostra per la 31esima edizione delle Giornate di primavera del Fai. Per il weekend di sabato 25 e domenica 26 marzo, verranno aperti al pubblico quattro gioielli arsaghesi: il battistero di San Giovanni Battista, l’abbazia di Santa Maria in Monticello, l’oratorio dei Santissimi Cosma e Damiano e il museo archeologico.

La storia arsaghese

La delegazione del Seprio racconta Arsago come un luogo che “conserva e ospita alcune interessanti testimonianze del suo passato di insediamento preistorico, romano, longobardo e medioevale“. E dalle 10 alle 18 saranno presenti, in qualità di guide, gli “Apprendisti Ciceroni“, allievi delle scuole medie superiori di Gallarate, opportunamente preparati da esperti, dai loro docenti e dai tutor Fai.
La delegazione nel approfitta per ringraziare “per la fattiva collaborazione” l’amministrazione guidata dal sindaco Fabio Montagnoli. Ma anche la parrocchia, la Pro Loco e le associazioni locali. E così gli storici e gli esperti locali, i presidi e i professori delle scuole medie superiori e i volontari che presidieranno i banchi e offriranno informazioni al pubblico.

Le Giornate Fai

L’appuntamento con le “Giornate Fai di primavera”, il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico in Italia. La manifestazione di punta del Fai offrirà l’opportunità di scoprire e riscoprire, insieme ai volontari della fondazione, tesori di storia, arte e natura in tutta Italia con visite a contributo libero in oltre 750 luoghi di 400 città, la maggior parte dei quali solitamente inaccessibili o poco conosciuti. Le Giornate Fai sono ormai il simbolo di una vocazione collettiva che anima l’Italia: quella per la cura e la valorizzazione del proprio patrimonio culturale. Manifestazione capace di coinvolgere ogni anno centinaia di migliaia di cittadini alla scoperta dei loro territori, dove luoghi sconosciuti e abbandonati sono tornati all’attenzione del pubblico. E ciò ha cambiato talvolta il loro destino. Non solo: i luoghi chiusi al pubblico, tradizionalmente non considerati beni culturali, hanno scoperto invece di avere un valore culturale da promuovere e soprattutto condividere.

arsago giornate fai primavera – MALPENSA24