Asse Busto-Gallarate: nasce il sistema bibliotecario più grande della provincia

BUSTO ARSIZIO – Il sistema bibliotecario di Busto e Valle Olona si allarga e accoglie gli 11 Comuni che facevano parte del consorzio “Panizzi”, l’ex sistema bibliotecario di Gallarate. Ora, con 21 Comuni aderenti, per una popolazione complessiva di 323mila abitanti, è diventato «il sistema bibliotecario più grande della provincia di Varese», come annunciato dalla presidente del Sistema, la vicesindaco e assessore alla cultura di Busto Arsizio Manuela Maffioli, regista dell’importante operazione, nella conferenza stampa che si è tenuta stamattina, 17 febbraio, a palazzo Gilardoni.

Il nuovo assetto

Dal 1° gennaio 2023, infatti ai 10 Comuni già appartenenti al Sistema di Busto-Valle Olona (Busto Arsizio, Gorla Minore, Gorla Maggiore, Castellanza, Olgiate Olona, Fagnano Olona, Cassano Magnago, Somma Lombardo, Marnate, Solbiate Olona, per un totale di 188.689 abitanti), si sono aggiunti Arsago Seprio, Besnate, Cairate, Cardano al Campo, Carnago, Casorate Sempione, Ferno, Gallarate, Lonate Pozzolo, Samarate, Vizzola Ticino, gli 11 Comuni che facevano parte del Sistema bibliotecario consortile Antonio Panizzi, e che “cubano” circa 134mila abitanti.

L’alleanza

Molti dei sindaci e assessori dei 21 Comuni (ma anche l’assessore di Busto Maurizio Artusa) erano presenti a palazzo Gilardoni per sancire l’alleanza, che nasce attorno all’asse forte Busto-Gallarate. La vicesindaco Maffioli parla di un’«intesa basata sulla capacità di fare rete in modo concreto», che premia «un metodo di lavoro – del Sistema Busto-Valle Olona – che si basa su profonda collaborazione e identità di visione», e preannuncia l’obiettivo di «estendere lo sguardo e disegnare servizi innovativi».

Gli “ex Panizzi”

Pone l’accento sulla «visione» anche Claudia Mazzetti, assessore alla cultura di Gallarate. «Sono contenta di aver avuto il coraggio di uscire da un sistema che alla città di Gallarate non dava più granché – sottolinea – giusto tentare nuove strade per trovare nuovi stimoli, per rafforzare il sud della Provincia e dare nuova linfa al Sistema». Il “Panizzi”, fa sapere l’assessore gallaratese, era ormai «statico e privo di dinamismo». Rivendica un ruolo di “apripista” in questa direzione Cassano Magnago, che già da tempo aveva “traslocato” dal Panizzi a Busto: «Siamo stati lungimiranti – fa notare l’assessore alla cultura Alessandro Passuello – ora l’obiettivo di raggiungere sistemi più grossi come quelli del Milanese»

Le voci dei Comuni

«Su queste difficoltà siamo riusciti a fare squadra – ricorda Anna Pugliese, sindaco di Cairate – da ex Panizzi siamo orgogliosi e fieri di aver fatto prima di tutto rete tra di noi». Davide Tarlazzi, assessore alla cultura a Castellanza sostiene che «si apre una stagione nuova che ci deve vedere impegnati tutti per creare valore in questo cambiamento e, per le biblioteche, per diventare ancora di più realtà di condivisione e costruzione di coesione sociale». Punta a «progetti e servizi condivisi Giancarla Mazzoleni, assessore a Carnago, mentre per Sarah Foti, sindaco di Ferno, «progettare insieme un’idea di biblioteca nuova con il supporto di un grande sistema è di grande conforto. Giuseppe Palomba, assessore a Fagnano Olona auspica che «il percorso rivolto ai giovani venga portato avanti, ora con più forza. E per Donata Maria Valenti, assessore a Somma Lombardo, «la maggiore unione può essere una carta vincente.

Un nuovo nome

Giovedì 23 febbraio ci sarà la prima assemblea di questo «”nuovo” Sistema», come arriva a definirlo l’assessore Maffioli. A inizio 2024, invece, verrà stipulata la nuova convenzione con i Comuni aderenti. «Abbiamo un anno di tempo per definirne l’assetto futuro» fa notare la vicesindaco di Busto. «Ipotizziamo anche un cambio di nome per il Sistema». Idea apprezzata dalla collega Mazzetti: «Non era scontato».

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