Astuti (Pd): «Stazione Busto Nord, Regione non risponde sulla sicurezza»

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Samuele Astuti davanti all'ingresso della stazione di Busto Arsizio Nord

BUSTO ARSIZIOLo scorso 29 gennaio aveva effettuato un sopralluogo alla stazione di Busto Nord, annunciando un’interrogazione alla Regione, per chiedere conto delle criticità segnalate dagli utenti su ritardi e soppressioni dei treni, sul cambio di linea del collegamento Malpensa-Milano e sulla sicurezza e il decoro della struttura. Ora le risposte alle domande sono arrivate, ma il consigliere regionale del Partito Democratico Samuele Astuti non si dice convinto delle parole giunte dall’assessore lombardo ai trasporti.

Ritardi e soppressioni

«Cominciamo dal servizio ferroviario – dice Astuti – che sulla linea Novara-Milano registra a gennaio 2024 un peggioramento della puntualità che scende al 76% rispetto all’82% del 2023. I dati più preoccupanti riguardano però la direttrice Malpensa-Milano: nel 2023 ci sono state ben 2040 soppressioni (circa 5,6 al giorno) di cui ben il 48% imputabili direttamente a Trenord. Un numero allarmante specialmente per una linea che rappresenta per i turisti il primo e ultimo contatto con la Lombardia e che spesso si trasforma in un souvenir da dimenticare. La Regione risponde che quel 48% di soppressioni dovute a Trenord sono riconducibili alla tardata formazione dei convogli o al guasto degli stessi, ma se nel primo caso si tratta dell’ennesima testimonianza della malagestione di questa azienda, nell’altro ci chiediamo perché i treni continuino a guastarsi. Sono vecchi? Sappiamo che è in corso un piano di acquisto di materiale rotabile e ci auguriamo che questa linea non venga dimenticata, ma che anzi diventi oggetto di nuovi investimenti strutturali».

Cambio di linea e sicurezza

«Apprendiamo poi – continua il consigliere dem – che la Regione non dà molto peso al possibile cambio di linea del collegamento Malpensa-Milano, che non verterebbe più su Busto Nord, ma bensì sulla stazione di Busto Arsizio di RFI – prosegue il consigliere – un cambio che a mio avviso rappresenterebbe un ulteriore problema sia per i pendolari, in quanto si tratta evidentemente di due di tipi di utenze con diverse esigenze, sia per l’infrastruttura che risulterebbe ulteriormente sovraccaricata». Quindi il capitolo sicurezza. «Sugli interventi previsti per assicurare una maggiore sicurezza e più decoro all’interno della stazione non ci hanno risposto – sottolinea Astuti – mentre sulla proposta di prevedere l’inserimento dei tornelli ci hanno scritto che non sono previsti al di fuori delle stazioni di Milano e ci viene semplicemente comunicato che è presente il sistema di videosorveglianza. L’obiettivo di chi governa la nostra regione dovrebbe essere quello di prevenire e impedire che avvengano episodi di violenza e per questo non bastano certo le telecamere, utili per perseguire gli eventuali colpevoli di microcriminalità. Evidentemente il centrodestra preferisce continuare a utilizzare la sicurezza come tema di propaganda elettorale, piuttosto che dare risposte concrete ai cittadini».

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