Berlusconi candidato alle elezioni, Lara Comi pronta al ritorno in Parlamento europeo

MILANO – Silvio Berlusconi si prepara a ricandidarsi in Parlamento, per l’Europa si “scalda” Lara Comi. L’ex eurodeputata di Saronno, 39 anni, è pronta al grande ritorno a Bruxelles: è lei infatti la prima dei non eletti nella lista di Forza Italia nella circoscrizione di Nord-Ovest in cui l’ex Cav. è stato eletto nel 2019. Se Berlusconi tornerà in Senato, come si ipotizza, il suo posto nell’Europarlamento verrà assegnato alla Comi. Resta solo da capire quando: se il leader di Forza Italia lascerà prima o dopo la rielezione nel Parlamento italiano. Ma la sua presenza in prima persona alle elezioni del 25 settembre viene data per scontata: gli permetterebbe di rientrare nelle aule romane dopo l’onta della decadenza votata nel 2013.

Dalla decadenza al ritorno a Bruxelles

Decaduto da palazzo Madama nel novembre del 2013 per effetto della Legge Severino, in seguito alla condanna definitiva a quattro anni per frode fiscale, Silvio Berlusconi nel 2018 non si era potuto ricandidare per gli effetti della norma anticorruzione approvata ai tempi del governo Monti. Pochi mesi dopo le elezioni politiche, a maggio 2018, per il tre volte premier era arrivata la riabilitazione dopo aver scontato la condanna. Così alle elezioni europee del 2019, Silvio Berlusconi si era candidato come capolista di Forza Italia in tutte e cinque le circoscrizioni. Essendo stato il più votato del suo partito in tutti i collegi, il fondatore e leader degli Azzurri ha potuto scegliere dove farsi eleggere, e optò proprio per la circoscrizione Nord Ovest, dove Forza Italia aveva conquistato due seggi.

L’uscita di scena di Comi

Una decisione che costò la riconferma a Lara Comi, terza più votata della circoscrizione dopo Berlusconi e il cremonese Massimiliano Salini, poi nominato coordinatore regionale lombardo e recentemente “defenestrato” dalla fedelissima dell’ex Cav. Licia Ronzulli nell’ambito della “guerra” interna con il ministro Mariastella Gelmini. Nel bel mezzo della campagna elettorale per le europee era scoppiata l’inchiesta Mensa dei Poveri, che aveva decapitato Forza Italia in provincia di Varese. Il coinvolgimento dell’eurodeputata uscente Lara Comi era emerso pochi giorni prima del voto. Forse anche per quello, per evitare l’imbarazzo di portare a Bruxelles un’esponente al centro di una bufera giudiziaria, Berlusconi aveva optato per farsi eleggere nella circoscrizione Nord-Ovest, dove peraltro Forza Italia aveva ottenuto meno dell’8%, un risultato al di sotto della media nazionale e delle aspettative. “Ho chiesto al Presidente Berlusconi di optare per il Nord Ovest” aveva dichiarato Comi.

I guai di Lara

Da allora Comi è sparita dalla scena politica. Nel successivo autunno del 2019, era finita agli arresti domiciliari con varie accuse di truffa e finanziamento illecito (quest’ultima già archiviata) e subendo anche un sequestro preventivo di oltre mezzo milione di euro. Ora è a processo a Milano. Circostanza che non gli impedirà di tornare tra gli scranni del Partito Popolare Europeo, dove era già stata per due mandati elettivi tra il 2009 e il 2019.

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