BESNATE – «Forza Italia dà pieno sostegno alla candidatura come sindaco per le prossime elezioni comunali di Besnate ad Andrea Bori che sarà l’unico candidato supportato da partiti del centrodestra». Con una nota diramata oggi, 11 aprile, gli azzurri annunciano di aver trovato un’intesa con Lega e Fratelli d’Italia sul candidato sindaco. Ma è una fake news in carta intestata Forza Italia perché la notizia viene immediatamente smentita da Fratelli d’Italia che tramite il coordinatore territoriale Salvatore Marino annuncia di continuare ad appoggiare l’ormai ex berlusconiana Nadia Dal Secco: «Sosteniamo la sua civica che ha anche dei candidati nostri».
Bori candidato
Da parte degli azzurri, si legge nel comunicato, «c’è una convinta adesione al progetto civico di Bori nato nell’interesse della città in maniera ragionata e condivisa proprio per mettere in campo un’idea di amministrazione che sia competitiva e possa auspicabilmente vincere, fatto indispensabile per dare il necessario cambio di passo alla realtà di Besnate». Secondo Forza Italia, le competenze e le capacità imprenditoriali di Andrea Bori saranno preziose «sia nel percorso di costruzione del progetto, inclusivo ed aperto alle migliori energie di Besnate senza nessuna preclusione, che nella redazione del programma e per l’amministrazione del Comune».
Dal Secco con FdI
Dopo giorni di tensione e trattative, Forza Italia dà il benservito a Nadia Dal Secco, da mesi la designata a guidare il centrodestra besnatese. Ma i meloniani non hanno mollato la presa. Come ripete da giorni, la consigliera comunale uscente non ha intenzione di fare un passo indietro e si presenterà comunque come civica, con una lista alternativa che gode dell’appoggio di Fratelli d’Italia e di fatto rischia di azzoppare sul nascere le ambizioni di vittoria di Bori. Non tutti i partiti infatti stanno con lui, nonostante la nota di FI dica altro: «Sia Forza Italia che la Lega, al lavoro insieme a Fratelli d’Italia per garantire l’unità della coalizione di centrodestra in tutta la Provincia come ad esempio a Tradate, Samarate e Malnate, hanno già deciso di autorizzare l’uso dei simboli di partito, una scelta nell’ottica di un pieno supporto politico alla sua lista».