Besnate, Dal Secco: «Volevano farmi fuori perché vicina a Zappamiglio. Mi candido»

Nadia Dal Secco

BESNATE – Formalmente, la risposta è «non so cosa sia successo». Ma il dubbio c’è ed è profondo: «Volevano eliminare la persona vicina a Pietro Zappamiglio». Secondo Nadia Dal Secco è questo il motivo che ha spinto Forza Italia a non credere in lei come candidata sindaco del centrodestra a Besnate, virando invece su Andrea Bori. Preso atto della decisione arrivata dall’alto, ora l’attuale capogruppo d’opposizione tira dritto: «Non mollo, resto forzista finché non vengono presi provvedimenti dal partito e porto avanti la coalizione». Insomma, l’obiettivo Amministrative non è mai sfumato.

Dalle turbolenze agli obiettivi

Dal Secco ha raccontato le turbolenze in Forza Italia – e le ricadute sulla coalizione – nate in vista delle Amministrative. Lei era la candidata sindaco, «ufficiale e approvata». Poi il cambio rotta che ha creato la rottura nel centrodestra: mentre i vertici azzurri hanno puntato su Bori, Fratelli d’Italia le ha garantito massimo sostegno. Ma cosa c’è dietro? Per Dal Secco «ha influito» la sua vicinanza a Zappamiglio, che fino all’ultimo è stato in corsa per diventare la guida provinciale dei forzisti. Incarico che alla fine è stato affidato a Simone Longhini, cambiando – a questo punto – le carte in tavola anche a Besnate.
Ora c’è da programmare i prossimi passi. La squadra «è già stata costruita», dice. E ora vuole proseguire «con chi mi ha sempre affiancata», dice. L’obiettivo: «Dare un’alternativa alla lista uscente. Senza bisogno di fare grandi opere, ma sempre a disposizione dei cittadini».

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