Bianchi: “Antonelli non si tocca”. E c’è già chi pensa a un suo secondo mandato

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BUSTO ARSIZIOMatteo Bianchi, segretario provinciale della Lega, a Busto Arsizio la situazione politica è molto complessa. Come se ne esce?
“Situazione complessa per questioni probabilmente legate a personalismi più che alla politica. Il risultato elettorale ha determinato la chiara volontà di continuare sulla linea di centrodestra e, in modo indiscutibile, della Lega”.

Nessuna rivoluzione in vista, nonostante tutto?
“Assolutamente no, non ci sono motivi per cambiare rispetto all’attuale contesto e al sostegno al sindaco Emanuele Antonelli”.

Eppure le tensioni sono palpabili: Antonelli cerca l’appoggio dei cosiddetti civici ma, fino a prova contraria, senza successo.
“Non mi risulta che qualcuno abbia chiesto al sindaco di fare un passo indietro. Penso semplicemente che questo gruppo di consiglieri abbia le sue debite rivendicazioni da porre. Mi risulta sia un gruppo che è pur sempre una costola del centrodestra, spetta al primo cittadino accontentare le diverse anime della sua maggioranza. Ma senza rivoluzioni”.

Intanto bisogna sostituire un paio di assessori, a cominciare dalla dimissionaria Miriam Arabini, che ha sbattuto la porta in modo perentorio.
“Per quanto riguarda la Lega, il discorso si pone per Isabella Tovaglieri, eletta eurodeputata. Entro luglio definiremo la questione. Ma si sappia che non è nostra intenzione chiede posti in più. Caso mai chiederemo che vengano portate avanti le linee programmatiche, queste sì che ci interessano perché interessano ai cittadini”.

Vi spetta anche il vicesindaco, incarico affidato sinora a Isabella Tovaglieri.
“Credo che nessuno possa eccepire a fronte della volontà popolare. Ma non mi chieda chi sarà: deciderà Francesco Speroni, segretario cittadino. Deciderà la sezione di Busto”.

Speroni ha dichiarato a Malpensa24 che nessuno, tra coloro che hanno avuto rapporti con Nino Caianiello, ora in carcere, potrà porre veti sulle scelte della Lega. Lei che ne pensa?
“Diciamo che rapporti di natura politica con Nino Caianiello li hanno avuti tutti, da destra a sinistra: era il referente di Forza Italia in provincia. Altro sarebbe se questi rapporti fossero stati diversi da confronti meramente politici. In quel caso sì, bisognerebbe rompere col passato”.

Cioè con Forza Italia?
“Chiaro che Forza Italia vive un momento difficile, e questo non aiuta: non interessa a nessuno avere un alleato debole. Dopo di che, ribadisco: l’obiettivo amministrativo è uno solo: concretizzare le linee programmatiche”.

Qual è il futuro del centrodestra a livello locale?
“Dipenderà da una serie di variabili che, appunto, non sono soltanto locali. Al momento, avanti così”.

A Gallarate, il sindaco Cassani ha imposto discontinuità in giunta.
“Andrea Cassani è stato bravo a coinvolgere persone nuove e capaci nel suo esecutivo, bisogna dargliene atto. Ma tra Gallarate e Busto i piani sono diversi: a Busto nessun assessore è rimasto giudizialmente coinvolto nelle inchieste della magistratura”.

Torniamo alla concretezza. Secondo lei, Palazzo Gilardoni ha prodotto risultati concreti in questi primi tre anni di mandato?
“Antonelli per me è un buon amministratore, con una dimensione sovracomunale, essendo anche presidente della Provincia. E a Villa Recalcati, per quanto posso giudicare, sta lavorando bene”.

Ciò a dire che la Lega è pronta a sostenerlo in un secondo mandato? C’è chi, in città, lavora già per questo. E sono leghisti.
“Sono scelte che spettano alla sezione, nel rispetto della massima autonomia. Si vedrà”.

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