Biandronno, una fiaccolata per il futuro di Whirlpool: lavoratori e istituzioni insieme

BIANDRONNO – La voce degli operai di Whirlpool e dei loro rappresentanti sindacali, che da mesi chiedono chiarezza dopo gli annunci che lasciano ambiguità sul futuro. Ma anche i lavoratori delle aziende dei dintorni, che vivono grazie all’indotto generato dalla multinazionale dell’elettrodomestico. E il mondo della politica, con i rappresentanti varesini delle istituzioni che hanno accolto l’invito. Questi i tanti volti che hanno dato vita alla fiaccolata di questa sera, venerdì 14 ottobre, in difesa del futuro del sito di Cassinetta.

Il lavoro prima di tutto

L’evento, coinciso con due ore di sciopero per permettere a tutti i lavoratori Whirlpool di partecipare, è l’ennesima iniziativa messa in atto dopo il presidio dello scorso luglio davanti alla Prefettura e l’incontro con i sindaci di lunedì 10. Obiettivo della fiaccolata uno solo, ben sintetizzato nel volantino che ha pubblicizzato l’evento nei giorni scorsi: “Il lavoro prima di tutto”. I lavoratori e la Rsu chiedono all’azienda di spiegare quali sono le sue intenzioni in Europa e quindi in Italia: se ci sarà davvero un abbandono del vecchio continente, se ci sarà una vendita a qualche altra multinazionale, o se sono previste chiusure di stabilimenti. Ipotesi quest’ultima che tutti sperano non venga presa in considerazione. In ballo ci sono almeno 5000 posti di lavoro, tra diretti e indiretti.

Silenzio che fa paura

Il corteo si è messo in strada poco dopo le 19, dopo che già un’ora prima i partecipanti iniziavano a ritrovarsi all’esterno dei cancelli del sito di Cassinetta, a partire proprio da chi in Whirlpool lavora da tempo. «Sono qui da 20 anni e una situazione del genere non l’ho mai vissuta», racconta una dipendente. «È una situazione critica perché Whirlpool non dà risposte né a noi né al sindacato né alle istituzioni», racconta un altro dipendente con 32 anni di anzianità. «È un silenzio che ci fa paura, non sappiamo a cosa stiamo andando incontro. Speriamo che le nostre lotte possano servire a qualcosa in questo momento», gli fa eco un collega.

Anche pensionati e indotto

Tra i manifestanti anche pensionati, come un ex lavoratore di Cassinetta. «Ho lavorato in Whirlpool per più di 40 anni. Prima si stava meglio, adesso c’è troppa confusione, non si capisce bene cosa decidono». Al fianco dei lavoratori anche i colleghi di aziende dell’indotto, come la Rsu della Ilpea di Malgesso. Quindi il via alla fiaccolata, che si è mossa in direzione del Municipio di Biandronno. Un percorso lungo 3 chilometri scandito dal silenzio e dal chiarore delle fiaccole, affinché non si spenga la luce sulla vicenda.

Istituzioni presenti

All’iniziativa erano stati invitati i rappresentanti politici e istituzionali del territorio. Un appello a cui hanno risposto esponenti dei diversi schieramenti (nella foto). Presenti tra gli altri il senatore Alessandro Alfieri, l’europarlamentare Isabella Tovaglieri, i consiglieri regionali Francesca Brianza, Marco Colombo e Samuele Astuti, il presidente della Provincia di Varese Emanuele Antonelli e i consiglieri provinciali Alberto Barcaro e Sergio Ghiringhelli e una nutrita delegazione di sindaci, circa una trentina, tra cui i primi cittadini di Varese Davide Galimberti e Gallarate Andrea Cassani.