Bilancio di Legnano, approvazione lampo. Molti assenti nelle file dell’opposizione

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LEGNANO – Via libera del consiglio comunale di Legnano al bilancio di previsione 2024-2026, presentato in aula mercoledì 6 dicembre, e alla nota di aggiornamento al Documento unico di programmazione (Dup). Il voto, scontato, è arrivato già nella prima delle tre riunioni convocate allo scopo ieri, martedì 19 dicembre, e dopo un duro confronto iniziale tra il sindaco Radice e il consigliere civico Franco Brumana sulla gestione e sulle politiche di Amga.

A fare notizia è il fatto che nelle file dell’opposizione fossero presenti solo i consiglieri di Fratelli d’Italia e del Movimento dei Cittadini; quest’ultimo non ha partecipato ad alcuna votazione relativa all’immediata eseguibilità dei provvedimenti approvati, perché a suo parere non dimostrata come richiesto dalla legge e quindi illegittima.

Radice: «Noi di parola, altri no»

«Attraverso questo bilancio – ha detto Radice prima del voto finale – passa la nostra visione di città, come hanno detto anche le minoranze, e si trasformano in atti concreti alcune nostre scelte che avranno impatti significativi. Stiamo realizzando davvero il nostro programma elettorale. E questa è una notizia in tempi in cui la politica deve continuamente rimangiarsi le parole, da Roma alle Regioni alle Città metropolitane ai Comuni. Mi chiedo qual è la visione di città di quelle minoranze che di fronte a un voto tanto importante sono state assenti o sono uscite dall’aula». Il riferimento è alla Lega, alla sua lista civica e al consigliere del gruppo misto Amadei, che ieri risultavano non aver preso parte ai lavori consiliari per loro scelta.

«Con questa approvazione – ha aggiunto il primo cittadino – potremo lavorare fin dall’inizio del nuovo anno, anticipando alcuni tempi di mesi. Siamo dentro a una rivoluzione industriale, sociale e antropologica dominata dall’incertezza e dove dobbiamo cercare di trovare dimensioni rispetto alle quali l’amministrazione comunale può intervenire. Cerchiamo di mettere in atto i lavori su tre azioni, le transizioni ecologica, tecnologica e demografica, ed è su queste che stiamo giocando le nostre tariffe».

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