Busto, 10 milioni di multe e tributi mai pagati: ora c’è la rottamazione

BUSTO ARSIZIO – Opportunità rottamazione di multe e tributi non pagati: superano i 10 milioni di euro le cartelle arretrate che il concessionario per la riscossione ICA attende di incassare per conto del Comune. Con la definizione agevolata i contribuenti possono mettersi in regola versando solo la quota capitale di multe e tributi non pagati e non le sanzioni, gli interessi e gli oneri accessori che a volte rendono il debito impossibile da onorare. «Questa è una cosa seria, non è una baggianata. Chi ha un debito con il Comune deve sfruttare il momento – l’appello dell’assessore al bilancio Maurizio Artusa – con questo provvedimento, approvato a luglio in consiglio comunale, andiamo incontro alle persone in un momento di crisi».

Quanto vale il “tesoretto”?

Il “tesoretto” potenziale per il bilancio del Comune di Busto Arsizio «ammonta a 10 milioni e 678mila euro» come fa sapere l’assessore al bilancio Maurizio Artusa. Nel dettaglio, sono ben 7,2 milioni di multe al codice della strada e sanzioni amministrative, 3 milioni di tributi (Imu e Tari in primis) e 447mila euro di arretrati legali (rette degli asili nido, prestazioni di servizi sociali e scolastici). Sarebbe ossigeno puro per le casse comunali. Realisticamente però le precedenti “edizioni” della definizione agevolata hanno prodotto risultati modesti rispetto alla mole di arretrati che il concessionario ICA non è mai riuscito a riscuotere. «Ci sono tanti fattori da considerare e ci sarà una quota fisiologica che non si incasserà mai, ma speriamo di portare a casa almeno un milione» confida Artusa.

La scadenza

Per fare richiesta di “rottamazione” dei debiti contratti con il Comune c’è tempo fino al 31 ottobre 2023. Si può chiedere a ICA di fare domanda di accesso all’adesione per conoscere la propria situazione debitoria, poi occorre fare istanza di adesione: i moduli sono disponibili sul sito web del Comune. «Chi aderisce – sottolinea l’assessore al bilancio – paga la quota capitale e non paga la quota di interessi, sanzioni e oneri».

Come funziona

Tecnicamente, quello che il consiglio comunale ha approvato nello scorso mese di luglio sono due modalità di definizione agevolata delle entrate comunali. Per i debiti affidati al Concessionario ICA tra il 2000 e il 2015, al di sotto ai mille euro (alla data del 1° gennaio 2023), scatta l’annullamento automatico delle somme dovute a titolo di sanzioni e di interessi, mentre per i debiti di qualsiasi importo affidati al Concessionario ICA tra il 2000 e il 30 giugno 2022, scatta la definizione agevolata, che consente di estinguere i medesimi debiti senza corrispondere le somme dovute a titolo di interessi, di sanzioni e oneri accessori, versando le somme dovute a titolo di capitale e quelle maturate a titolo di rimborso delle spese per le procedure esecutive e di notificazione, nel rispetto dei termini e modalità indicate nel Regolamento. Di seguito il link con tutte le informazioni utili per presentare la dichiarazione di adesione: https://www.icatributi.it/servizi_online/dettaglio_comune-cat-busto_arsizio_552.html

Una volta fatta istanza di adesione, è possibile pagare gli importi in un’unica soluzione, entro il 29 febbraio 2024 oppure in maniera rateale: 12 rate per importi fino a mille euro, 24 rate per somme tra 1001 e 3000 euro, 36 rate se il gravame è compreso tra 3001 e 6000 euro, 48 rate per importi superiori a 6001 euro. Il pagamento rateizzato prevede l’applicazione degli interessi al tasso legale, a decorrere dal 1° marzo 2024. In caso di omesso ovvero insufficiente o tardivo versamento, superiore a cinque giorni, anche di una sola rata, la definizione agevolata risulta inefficace e riprendono a decorrere i termini di prescrizione e decadenza per il recupero delle somme oggetto dell’istanza, mentre i versamenti effettuati sono considerati a titolo di acconto sulle somme dovute.

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