BUSTO ARSIZIO – Non c’è solo l’attesissima festa della Madonna in Prato ad “accendere” il Natale a San Michele: in arrivo anche altre iniziative per animare il quartiere che è parte integrante del centro storico, come i mercatini di Natale programmati per domenica 17 dicembre nella piazza di fianco alla chiesa. L’obiettivo, al di là delle Feste, è «portare fino a qui le vasche dello shopping in centro», come rivela il consigliere comunale sanmichelino Simone Orsi.
Il mercatino di Natale
L’appuntamento con i mercatini in piazza San Michele è per domenica 17 dicembre dalle 10 alle 19, con la chiusura al traffico sul lato della piazza con la fontana: ci saranno in tutto circa 25 bancarelle di hobbysti e aziende agricole con i loro prodotti artigianali, idee regalo, decorazioni, specialità alimentari e zucchero filato. L’idea – come spiega la capofila dei commercianti del quartiere, Enza Riggio della gioielleria Maestrini – è di «dare continuità allo shopping in centro, invogliando le persone a venire a San Michele, per far conoscere anche il nostro tessuto commerciale».
Il percorso
Un percorso iniziato quest’estate, con l’ingresso di una nutrita delegazione di negozianti del quartiere nel Comitato Commercianti Centro Cittadino e le prime iniziative nel calendario di Busto Estate. Ora per il Natale il Comitato continua a scommettere su San Michele: oltre ai mercatini del 17 dicembre, ci sarà anche «la fiaccolata di Santa Lucia legata alla raccolta degli occhiali con bambini delle scuole e Lions», come “spoilera” la vicepresidente del CCCC Sarah Leoni. «È un quartiere vivo e di tradizioni, come ad esempio quella dei Cupeti alla Madonna in Prato. Siamo convinti che i cittadini risponderanno».
Lo sforzo per San Michele
E l’occasione clou della rinnovata festa dell’Immacolata alla Madonna in Prato non vuole rimanere isolata, anzi. «Da Pgt anche questo è centro storico – ricorda Simone Orsi – con le iniziative per animare la zona si punta a spingere le persone che fanno le vasche in centro verso San Michele, anche per “allargare” il centro e renderlo più attrattivo». Uno «sforzo che porta via tempo e sacrifici» in cui Enza Riggio (che ringrazia Orsi che «ha fatto il lavoro organizzativo più grosso») crede molto: «Creare eventi e sinergie non è facile, ma se si mettono da parte le polemiche e si lavora uniti si può fare molto per il quartiere. L’unione fa la forza». E magari contribuirà a far riaprire qualche saracinesca oggi abbassata.