Il Covid non ferma il 25 aprile: a Busto con “Bella ciao” i balconi diventano piazze

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BUSTO ARSIZIO – Mantenere viva la tradizione del 25 aprile, rispettando allo stesso tempo le restrizioni adottate per contrastare il Covid-19, è possibile. Come annunciato dal Comitato Antifascista di Busto Arsizio, succederà sabato alle 11 in occasione di “REsìSTIAMO”: «Ottemperando alle disposizioni a tutela della salute di tutte e di tutti, ovunque ognuno e ognuna di noi sia canti “Bella ciao” e mandi un segnale rosso di attenzione, di presenza, di resistenza». La festa della Liberazione, dedicata «a chi soffrì a quel tempo e a chi soffre oggi, a chi si impegna oggi per la salute e il bene di tutti come chi si impegnò allora», continuerà alle 15 nel grande appuntamento virtuale indetto dall’Anpi nazionale.

Costituzione e tutela della salute

«Il 75esimo anniversario della Liberazione ricorre in un momento tragico di diffusione di una pandemia che ha inevitabilmente imposto interrogativi sulla effettiva adeguatezza delle strutture sanitarie del nostro Paese rispetto al predicato dell’articolo 32 della nostra Costituzione: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti”. Forse è il momento di domandarsi se consentire, spesso favorendole, a imprese economiche private di tramutarci in clienti, e lucrare anche sulla salute dei cittadini a beneficio degli azionisti, sia davvero compatibile con la realizzazione di quel diritto che l’articolo 32 tutela».

Un articolo emblematico

«Proprio in questo periodo di isolamento forzato e necessario, quell’articolo diventa per noi del Comitato Antifascista emblematico di tutti i diritti: quelli che la Costituente ha sancito e codificato nella nostra legge fondativa, faro e bussola per realizzare una comunità di uomini liberi, di effettiva democrazia, pace e giustizia sociale. Il virus ci può impedire di essere assieme nelle piazze, ma non gli permetteremo di affievolire la memoria e la gratitudine per quella generazione di uomini e donne che dalle ceneri di una guerra devastante e disumana, riscattata dalla lotta di liberazione nazionale, seppe ricostruire il Paese».

Lotta all’invasore

«Per questo, alle 11 del mattino del 25 aprile noi del Comitato Antifascista, ognuno dove sarà ed in ottemperanza alle disposizioni che governo e istituzioni stabiliscono per contenere il contagio da Covid-19, canteremo “Bella ciao”. Questo inno di Resistenza noto in ogni parte del mondo, parla di lotta all’invasore. La minaccia di oggi è visibile al solo microscopio, ma ha reso visibili (nella disponibilità di mezzi per far fronte all’emergenza nel ricco Occidente, e di fronte a litigi e contraddizioni tra istituzioni,…) le fragilità di un sistema globale diretto e fondato in ogni sua parte solo sul profitto. L’Italia affronta questo attacco contando sulla coscienza collettiva di cittadini e cittadine responsabili e sulla forza d’animo e l’impegno di chi ha giurato fedeltà ad Ippocrate e non al dio denaro».

I drappi rossi

«Accompagneremo il canto esponendo drappi rossi. Noi del Comitato Antifascista faremo così, ognuno liberi il colore del proprio 25 aprile!. Per noi del Comitato Antifascista sarà un segnale rosso di attenzione da porre per la salute di tutti, ma anche colore a memoria del sangue versato dalle vittime per la libertà ieri e per la vita oggi. Vicini a chi piange un affetto strappato così all’improvviso e a chi patisce sofferenze, così come a chi più debole e solo vive il peso di questo periodo e ai giovani e ai più piccoli, a cui questa tragedia toglie scuola e primavera. Se è vero che la clausura da epidemia ci ha costretto a fare i conti con l’effimero ed il superfluo di una società patinata d’oro, e quindi a rimettere ordine alla scaletta delle priorità, vero è anche che, seppur giusta, è costrizione dettata dal buon senso e da spirito di autoconservazione e tutela altrui, ma non scelta, e a questa condizione la comunità Paese si attiene con tenacia».

I partigiani di oggi

«Questo 25 aprile sia occasione di riflessione sulle scelte che saremo tenuti e tenute a fare quando di nuovo usciremo a rimirar le stelle. In questo momento di crisi e incertezza e pericolo diventa quanto mai fondamentale per il domani l’art 1 della Costituzione: “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”.
In questo appuntamento di canto e bandiere dedichiamo un pensiero ai partigiani odierni: da chi costruisce una mascherina a chi la indossa a servizio della vita dell’altro. Senza retorica, invitiamo chi vuole a far memoria con noi in questo 25 aprile 2020 di una lotta che fu vinta con l’impegno di tutto il popolo, e che si rinnova in questo impegno collettivo a resistere oggi per riprenderci domani un bene pubblico di valore inestimabile: la libertà, in ogni declinazione possibile».

busto bella ciao balconi – MALPENSA24