BUSTO ARSIZIO – Boom di richieste per i fondi comunali a sostegno del commercio: in poche ore sono già 50 le domande per il bando comunale che concede contributi fino a 1500 euro ai negozi dei quartieri. Il bando si è aperto ieri, giovedì 1° aprile, e nel giro di una giornata e mezza ha già raccolto «un numero consistente» di candidature, come fa notare la vicesindaco e assessore allo sviluppo del territorio Manuela Maffioli.
Il bando “extra-Duc”
Possono partecipare le attività che hanno sede al di fuori del perimetro del Distretto urbano del commercio: il contributo massimo è di 1500 euro per ciascuna. Il che significa che, almeno potenzialmente, le 50 domande presentate sarebbero in grado di esaurire già tre quarti del budget di 100mila euro messo a disposizione dall’amministrazione comunale. Il contributo, pari al 50% della spesa ammissibile (per un’ampia gamma di investimenti regolarmente contabilizzati), verrà erogato entro il 30 giugno 2021.
Maffioli: «Non mi sorprende»
«Un numero consistente, che non mi sorprende e che conferma il bisogno di supporto che la categoria ha in questa difficilissima fase – sottolinea l’assessore Maffioli – l’amministrazione sta cercando di rispondere con più mezzi e su più fronti, uno dei quali è appunto questo bando, che abbiamo pensato e voluto per chi ha una attività al di fuori del perimetro del Distretto urbano del commercio». Paradossalmente, i negozi del Duc quest’estate avevano mostrato molto meno interesse per il bando a loro dedicato: su 100mila euro messi a disposizione dalla Regione ne erano stati erogati solo 52mila, tanto che il Comune aprirà a breve un bando-bis per esaurire i fondi.
Le domande
Sono già 50, infatti, le domande di partecipazione al bando per la concessione di contributi alle imprese del commercio, della ristorazione, del terziario e dell’artigianato che hanno sede fuori dai confini del Distretto del Commercio. Le domande di ammissione si presentano via PEC fino alle ore 20 del 30 aprile 2021, con istruttoria a carico del SUAP. «Saranno evase tutte quelle in regola con i requisiti in ordine cronologico di presentazione e fino a esaurimento delle risorse – prosegue Maffioli – in base all’esito finale valuteremo poi se vi sono le condizioni per prevedere un rifinanziamento».
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