Busto, il Cdd Manzoni apre la nuova stanza snoezelen. «Realizziamo un sogno»

BUSTO ARSIZIO – Inaugurata ufficialmente ieri mercoledì 19 luglio alle 18.30 la nuova stanza snoezelen del CDD – Centro Diurno Disabili – Manzoni di Busto Arsizio. Mario, Stefania e Massimo Albè, che con una donazione fatta in ricordo della moglie e madre Maria Rosa hanno dato vita al progetto. A loro il compito di sciogliere il fiocco che “impacchettava” la porta permettendo così l’ingresso ufficiale nella nuova stanza.

Un sogno che si realizza

Cristina Ridolfi, coordinatrice del Cdd Manzoni, gestito da Solidarietà e Servizi in concessione, ha commentato: «Oggi si realizza un sogno. Grazie alla famiglia Albè che ha messo il primo mattone siamo riusciti a dare vita a un importante progetto. La stanza è infatti pensata per stimolare i minori dai 3 ai 17 anni con gravi disabilità o sindrome dello spettro autistico».

Come funziona la stanza

Snoezelen, neologismo formato dalla sintesi delle parole olandesi “snuffelen” (trovare, esplorare) e “doezelen” (sonnecchiare, pisolare), è un’attività che si svolge in una stanza con illuminazione, atmosfera e musica, in un ambiente organizzato, fornito di stimoli multisensoriali, controllabili e modulabili, che ha come finalità il benessere della persona. «Per offrire tutto questo, la stanza, di circa 40 mq, è stata attrezzata con delle importanti dotazioni tecnologiche», ha spiegato Ridolfi. «Vi è un letto ad acqua termoriscaldato, dotato di casse che producono delle vibrazioni. Inoltre sono stati predisposti: una bubble-tube luminosa a led che creare vibrazioni acustiche e stimolazioni visive; fili led a cascata che compongono una sorta di “medusa” che fa da tenda; un proiettore mobile che permette di avere immagini sulla parete e sul soffitto e un impianto audio con tre postazioni di casse. Il tutto viene gestito da un telecomando centrale che regola colori, intensità, suoni e vibrazioni». All’interno della stanza vi sono anche una piscina con palle di plastica trasparenti così da riflettere i giochi di luce e un’amaca che riproduce il contenimento fetale, «una sensazione di protezione preziosa per affrontare alcune specifiche fragilità», ha concluso Ridolfi. 

L’inaugurazione si è conclusa con una grande festa per famiglie e ospiti realizzata grazie alla collaborazione con il Gruppo Alpini Busto e Castellanza e con la Croce Rossa di Legnano.

busto centro diurno disabili – MALPENSA24