Busto, Idee in Comune si presenta, chiede due assessori e scarica Magugliani

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BUSTO ARSIZIO – Anche Idee in Comune  con il Sindaco scarica politicamente Paola Magugliani: «Siamo un gruppo nuovo, e al momento non abbiamo assessori di riferimento in giunta». E sul tavolo ufficializzano la richiesta di averne due.

Niente nomi, per l’amor di Dio, il tema della conferenza stampa non sono gli equilibri politici della giunta, bensì i contenuti, il posizionamento, la storia politica di ognuno dei cinque consiglieri e la genesi di un gruppo pronto nelle intenzioni a consolidare la maggioranza. Ma che, a conti fatti, ha messo ancor più nell’imbarazzo della scelta il primo cittadino. Che ora si ritrova, avendo più desiderata che posti, a dover deludere le aspettative di qualcuno, oltre a capire come risolvere la questione Magugliani. L’assessore al Marketing, infatti, qualche giorno fa è stata “spinta” da Matteo Sabba tra le braccia del nuovo gruppo. Che però a sua volta non la riconosce. Insomma Magugliani era e rimane l’assessore in quota ad Antonelli. Il quale dovrà decidere se blindarla o tagliarla in un’ottica di un rimpasto che, anche il nuovo gruppo, auspica sia generale e comprenda la ridefinizione delle deleghe.

La buona politica

Nati per la maggioranza. Nel senso che il ragionamento sui posti in giunta richiesti arriva solo in chiusura della conferenza stampa convocata questa mattina, martedì 2 luglio, a Palazzo Gilardoni per presentare ufficialmente Idee in Comune con il sindaco. Tutti e cinque i consiglieri, ovvero Paolo Genoni, che sarà capogruppo, Donatella Fraschini, la vice, Alberto Armiraglio, Roberto Ghidotti e Michela Provisione, battono il chiodo sui concetti che hanno permesso l’intesa: «Vogliamo dare una mano alla maggioranza, mettere a disposizione le nostre storie politiche e le nostre competenze, praticare la buona politica per la città, non tradire il mandato dei nostri elettori, ribadire l’appartenenza al centrodestra. Non siamo un gruppo contro qualcuno, bensì a favore». E con “Idee” (come dice l’incipit del nome) “in Comune” (nel senso di palazzo, ma anche di unità di intenti e pensieri) e “con il Sindaco” (ovvero con la maggioranza nella quale, a parte Michela Provisione, sono stati tutti eletti). I consiglieri  smentiscono poi di avere al loro interno due anime, perché «ci hanno unito la stima reciproca e l’avere una serie di ideali condivisi», dice Ghidotti, e anche la volontà, come sottolinea Donatella Fraschini, di «costruire una nuova casa politica poiché, pur riconoscendo l’importanza dei partiti, in questo momento non abbiamo cappelli o etichette». E sul tasto del civismo batte un colpo Michela Provisione che, riferendosi ai nuovo compagni di viaggio, parla di «una forza ampia a sostegno dell’amministrazione, nella quale ho trovato grande stima nei miei confronti e che mi permetterà di lavorare in maniera più proficua».

L’assessorato conteso

Il primo “vorrei” riguardo al posto lasciato vacante da Miriam Arabini è stato quello di Matteo Sabba, il quale ha chiesto (fin dall’inizio mandato a dir la verità) un assessorato in giunta e, nella fattispecie, quello ai Servizi sociali. Chiesto, tra le righe, anche da Idee in Comune. Sui nomi, invece, i tempi sono prematuri. Nei giorni scorsi in realtà qualche ipotesi è circolata. Nessuna però pare avere le gambe per camminare. L’idea Angelo Carenzi è tramontata, l’ipotesi Maria Silanos è stata tirata fuori a sorpresa dal cilindro più che da ragionamenti condivisi e quella di Osvaldo Ottolini, presente alla conferenza stampa, è stata smentita proprio da lui, oltre che dai cinque consiglieri in coro: «Di nomi non ne abbiamo fatti,  perché non ci abbiamo ancora pensato. Prima le idee e i contenuti». Bruciato, sempre dal gruppo e prima ancora che potesse diventare anche solo un’idea, il nome di Franco Castiglioni, che non è incompatibile con il ruolo di consigliera della moglie Donatella Fraschini ma piuttosto, come dicono loro stessi, «inopportuno». Infine è da escludere che qualcuno di loro entri in giunta. Se fosse come dicono i cinque, sui nomi, “siamo nel campo delle cinque pertiche”.

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