Busto, la testimonianza: «Il Covid ha cambiato il negozio, ma non il mio lavoro»

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Il negozio in attesa del plexiglass

BUSTO ARSIZIO – «Due mesi fa ho chiuso il mio negozio di parrucchiera e tra qualche giorno mi preparo a entrare in uno studio medico». Lucia Bellanti, titolare del Class & attitude di viale Rimembranze non ha cambiato professione. E’ il Covid ad aver rivoluzionato il suo negozio: un percorso d’entrata per i clienti, divisori in plexiglass, guanti, mascherine e visiere per chi lavora e mascherine adesive per chi invece, dopo due mesi, tornerà “a farsi i capelli”. Misure di protezione che, prima ancora di essere messe alla prova hanno creato disagi ed anche un esborso di quattrini a fronte di un paio di mesi di mancati incassi. E davanti alle quali c’è chi, come Lucia Bellanti, la prende in maniera diversa.

Mai smesso

Sia chiaro, Lucia Bellanti ha sospeso il suo lavoro da parrucchiera. Nel senso che nei due mesi di lockdown non ha preso in mano una spazzola e fatto un taglio o una messinpiega. Però non si è mai fermata. «Quella che stiamo vivendo tutti è una situazione lucia bellanticomplessa e pesante – racconta – io però ho cambiato punto di vista. In tutto il periodo di chiusura mi sono dedicata a un corso di aggiornamento in streaming che avrei dovuto fare tempo fa, ma non avevo il tempo per frequentarlo. E ho fatto anche qualche investimento proprio sulla parte che compete la mia professione. Oltre a quelli obbligatori per mettere in sicurezza gli spazi ed essere pronta per la riapertura». Che dovrebbe avvenire tra qualche giorno. Per molti il 18, ma per Lucia Bellanti sarà il 20: «Devo ancora ultimare gli ultimi dettagli – continua – tra lunedì e martedì verranno posizionati i divisori in plexiglass. Ho dovuto sacrificare una postazione, ma potremo tornare a lavorare». Con tantissime novità per la clientela, ma anche per chi lavora. Un percorso ad hoc con tappetino adesivo per pulire le scarpe in ingresso, una postazione di sanificazione mani, sacchetti monouso per deporre gli effetti personali, e mascherina adesiva. Tutto questo prima di sedersi in poltrona. «Esatto, sarà quasi come entrare in una sala operatoria – dice Bellanti – però si torna finalmente a lavorare. E con orari, almeno all’inizio prolungati, e quasi obbligati per via dei due mesi di stop e del fatto che anche la presenza dei clienti in negozio sarà di fatto contingentata».

Resiste la qualità

Lucia Bellanti nel raccontare come ha vissuto il periodo del Covid non cede mai al pessimismo. Anzi, quando parla di riapertura dice che l’attende come fosse una seconda inaugurazione. Ma anche una sfida, «perché – spiega – all’inizio non avremo la concorrenza dei parrucchieri cinesi, o almeno credo. Però dovremo misurarci con il fatto che la gente in queste settimane ha imparato ad arrangiarsi anche con tinta e messimpiega. E quindi saranno professionalità e qualità ad essere decisive. Una sfida per tutti e che vale non solo per i parrucchieri».

E poi del gruppo dei commercianti di viale Rimembranze, battezzati “I rimembranti“, si attendono le riaperture dell’agenzia viaggi e proprio della parrucchiera. «Il nome al gruppo possiamo dire che ce l’ha dato l’assessore al Commercio Manuela Maffioli, con la quale in queste settimane abbiamo avuto un dialogo costante e utile sull’evoluzione della situazione – conclude Lucia – sulla chat invece ci siamo fatti forza l’uno con l’altro. Siamo una ventina. Molti di noi non hanno mai chiuso, alcune attività hanno ripreso nei giorni scorsi come il bar, la pizzeria d’asporto e il venditore di kebab. Manchiamo solo noi e l’agenzia di viaggi. Ma ormai ci siamo».

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