Busto, Madonna Regina è rimasta senza supermarket. «Ci vorrebbe un mercato»

BUSTO ARSIZIO – Chi troppo e chi niente. In una città, Busto Arsizio, che negli ultimi anni ha visto aprire nuovi supermercati a raffica, c’è un quartiere che protesta perché l’unico esercizio di media distribuzione ha chiuso i battenti. Il paradosso è a Madonna Regina, una delle comunità più popolose della città, che è rimasta senza market dopo che il Carrefour di via delle Allodole ha abbassato definitivamente la saracinesca.

L’appello

A sollevare il problema, nelle scorse settimane, sono stati gli stessi residenti del quartiere, intervenendo ad una delle assemblee organizzate dall’amministrazione comunale per il PUMS, il piano urbano della mobilità sostenibile: «Non ci sono più supermercati e non c’è un negozio di generi alimentari – uno degli interventi – per fare le spese essenziali è diventato d’obbligo prendere l’automobile». Da cui l’appello all’amministrazione: «Ci vorrebbe un mercato». In realtà in via Lonate c’è un fruttivendolo che vende un po’ di tutto, ma è proprio il mercato, inteso in termini economici, ad aver determinato questa situazione, per l’appunto, paradossale.

Gli squilibri

Sì, perché nella bulimica crescita di insegne della grande distribuzione a cui Busto Arsizio ha assistito negli ultimi anni, la distribuzione sul territorio comunale è stata decisamente squilibrata. E la chiusura del centro commerciale Ticino di via delle Allodole, con l’addio del suo punto vendita Carrefour Market con la relativa insegna (che per i nostalgici ha significato riportare in auge lo storico marchio GS che era stato coperto, vedi foto sopra), ha privato di un punto di riferimento essenziale per la spesa quotidiana uno dei quartieri – Madonna Regina – che più è cresciuto negli ultimi decenni.

Le concentrazioni

Proprio mentre altri – da Sant’Edoardo che ha otto supermarket in due chilometri quadrati, o Beata Giuliana, con i nuovi Lidl e U2 sorti nelle vicinanze della storica Coop e della rinata Migross (ex Ondamarket) – vivono l’opposta situazione di una concentrazione di market ritenuta persino eccessiva. Quasi che le nuove aperture siano strategicamente pensate per “marcare a uomo” le zone già coperte da altre insegne (sono i casi di Prix vicino a Eurospin a San Giuseppe, e di Famila vicino a Tigros a San Michele).

busto arsizio Madonna Regina supermercati – MALPENSA24