GALLARATE – Il fenomeno erosivo e il dissesto strutturale si sono apparentemente arrestati. Tuttavia, per la salvaguardia del Lazzaretto di Cedrate «sono necessari importanti interventi conservativi» e sono già in corso le verifiche preliminari.
L’allarme
A lanciare l’allarme sulla tenuta strutturale della piccola chiesa del Settecento intitolata a San Gregorio è la comunità pastorale di Gallarate attraverso l’ultimo bollettino.
La vicinanza dell’edificio al torrente Arno, che alterna periodi asciutti a periodi di piena, con il passare degli anni ha causato importanti dissesti strutturali a causa dell’erosione del terreno. Tali fenomeni hanno subìto una marcata accelerazione dalla fine degli anni Novanta ed è stato necessario disporre un urgente intervento – reso possibili grazie al lascito testamentario di una parrocchiana – per limitare i possibili rischi strutturali, con il rafforzamento dell’argine del torrente mediante la realizzazione di una massicciata in corrispondenza dell’abside ed al consolidamento del terreno. A distanza di vent’anni però è già ora di rimetterci mano.
La storia del Lazzaretto
Da tutti conosciuta coma la Chiesa del Lazzaretto, si trova nell’omonima via circondata dai numerosi capannoni industriali sorti in quella zona nell’ultimo mezzo secolo. Terminata nel 1722, venne intitolata a San Gregorio. Il nome e la figura del Santo ricorrono spesso nella chiesa e anche l’opera più importante dell’edificio è costituita da una grande pala d’altare dei primi del ‘700 che raffigura proprio San Gregorio mentre implora alla Sacra Famiglia l’intercessione per i malati di peste. L’opera è stata restaurata alcuni anni fa, grazie all’interessamento di un gruppo di cedratesi.