Busto piange la sua Bumbasina: è mancata Piera Moroni. Aveva 76 anni

BUSTO ARSIZIO – È deceduta nella notte tra il 13 e il 14 luglio Piera Moroni, l’attuale interprete della maschera bustocca della Bumbasina. Aveva 76 anni. A darne l’annuncio è la Famiglia Sinaghina, che tramanda la tradizione delle maschere di Carnevale inventate da Giovanni Sacconago: «Purtroppo stanotte è venuta a mancare la nostra Bumbasina Piera. Ha interpretato la figura della Maschera Bustocca con grande passione e divertimento. Non la dimenticheremo mai».

“La Bumba”

Piera Moroni aveva raccolto il testimone dalla storica interprete della maschera bustocca, Jenny Castiglioni, che era stata stroncata da un malore proprio nel giorno di Carnevale del 2018. Già debilitata dalla malattia, Piera Moroni non aveva partecipato alle ultime celebrazioni del Carnevale Bustese 2023, lasciando così che il suo “partner”, il Tarlisu (alias Antonio Tosi) sfilasse con la “maschera figlia” della Fudreta, impersonata dalla giovane Monica Colombo.

Il ricordo

La vicesindaco e assessore alla cultura e identità Manuela Maffioli la ricorda con affetto: «”La Piera” mi è arrivata subito dritta al cuore, perché è arrivata in punta di piedi, con la preziosità della gentilezza, della discrezione, dell’umiltà, della generosità, dell’allegria, sempre e comunque. E così ha affrontato la malattia. E così se n’è andata. Oggi Busto non perde solo la grande interprete di uno dei suoi simboli principali, la Bumbasina, ma anche una cittadina esemplare e una donna speciale. Mi mancherai, cara Piera, e spero tu possa continuare a proteggere e a sorridere alla nostra Città, alle sue irrinunciabili tradizioni, alla sua identità. Riposa in pace, nella luce. Per me, rimarrai sempre “la me Bumba”».

I versi di Giavini

Un ricordo “alla Bombasina Piera Moroni” lo rivolge Luigi Giavini, cittadino benemerito, cultore del dialetto e storico di Busto.

S’a l’é a Bombasina? / un fiòcu da caezzá? / una memoria da tié? / una storia da genti da cá nostra? / Tütu e naguta/ sa te pensi al surisu daa nósta Mascra / surisu cha te duná a tütu ul mondu / segn d’amicizia / medisina par ogni dulúi. / “Ho le batterie molto scariche” / ul tó ültam mesagiu. / e “ti sé vuláa in Paadisu / Grazie, Bumbasina, da tüta Büsti! / par chell cha te gh’hė dèi in speranza e legría.

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