Busto, sì alla tregua fiscale: via gli interessi sulle vecchie multe fino a mille euro

BUSTO ARSIZIO – Tregua fiscale, Busto dice sì. Via libera allo stralcio di sanzioni e interessi sulle “vecchie” cartelle esattoriali non riscosse fino a 1000 euro, risalenti al periodo 2000-2015, e allo stralcio dei soli interessi (incluse le onerosissime maggiorazioni semestrali) per le contravvenzioni al codice della strada non pagate nello stesso periodo. «Aderiamo convintamente a questa legge votata dal governo di centrodestra» rivela in commissione 1 l’assessore al bilancio Maurizio Artusa, nel rispondere al dibattito innescato dalla mozione del gruppo Popolo Riforme e Libertà. «Sono partite arretrate a volte inesigibili, o che potremmo andare a recuperare con molta difficoltà».

Il dibattito

Per quanto riguarda i tributi locali Ici, Iciap e Tarsu, ammontano a 62.700 euro i debiti ancora da riscuotere, mentre è sicuramente più alto, ma ancora da quantificare, il peso delle multe non pagate nel periodo interessato dalla tregua fiscale. La mozione, emendata togliendo la richiesta di “un provvedimento urgente”, passa con il voto favorevole anche della maggioranza, fatta eccezione per il consigliere di Fratelli d’Italia Massimo Rogora, che dissente («la mozione non serve») e si astiene dopo l’annuncio del sindaco e della giunta sull’adesione alla tregua fiscale. «I Comuni sono chiamati a esprimersi se non sono d’accordo, ma nel caso in cui siano d’accordo non devono esprimersi» chiarisce l’assessore Artusa, rispondendo all’ex sindaco Gigi Farioli che aveva definito «indispensabile» la mozione, richiamando ai provvedimenti di «non adesione di Comuni come Milano e Roma». Contrario il Pd, con Cinzia Berutti che interviene per ricordare «chi tra il 2000 e il 2015 ha fatto il proprio dovere pagando regolarmente multe e tributi».

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