Busto, uno spazio per Emanuela Loi. Morta con Borsellino: esempio per tutti

BUSTO ARSIZIO – Nuova mozione, presentata nelle scorse ore dai gruppi di minoranza Partito Democratico e Progetto in Comune per il prossimo consiglio comunale di Busto. In occasione del 31esimo anniversario della strage di via D’Amelio che ricorre oggi, 19 luglio, in cui furono uccisi il giudice Paolo Borsellino e cinque poliziotti, intendono impegnare il sindaco Emanuele Antonelli e la giunta «a individuare uno spazio pubblico (via, strada, piazza, parco) da intitolare alla memoria di Emanuela Loi».
Si tratta di una degli agenti scomparsi nell’agguato di matrice mafiosa, insieme ad Agostino Catalano, Eddie Walter Cosina, Vincenzo Li Muli e Claudio Traina.

La forza di una donna

«Emanuela Loi è stata una fra le prime donne poliziotto destinate nel nostro Paese al servizio scorte», si ricorda nel testo che vede come prima firmataria Cinza Berutti, a cui si aggiungono i colleghi del Pd Valentina Verga, Maurizio Maggioni, Paolo Pedotti e il capogruppo della civica Progetto in Comune Santo Cascio.

Esempio di legalità

«È stata la prima agente della Polizia di Stato a restare uccisa, a 24 anni, nella strage di via D’Amelio durante l’attentato di Cosa Nostra a Paolo Borsellino – si legge ancora nella mozione – a Emanuela Loi è stata conferita la medaglia d’oro al valor civile per la dedizione e il coraggio espressi nel servizio, fino al sacrificio della propria vita». Per questo, e per tanti altri motivi, la richiesta di intitolare alla sua memoria uno spazio pubblico, che si tratti di una via, una strada, una piazza o un parco. La proposta si inserisce in un dibattito sulle intitolazioni che vede già due proposte all’ordine del giorno del consiglio: quella per dedicare il T2 di Malpensa all’ex ministro Cipriano Facchinetti e quella per l’intitolazione di uno spazio pubblico all’ex premier Silvio Berlusconi.

busto spazio emanuela loi – MALPENSA24