Proteste e proposte alla stazione di Busto. I pendolari: “Dopo Expo solo problemi”

busto stazione expo

BUSTO ARSIZIO – Alla stazione arriva un treno di proteste. Dalle panchine ai bagni, dalle obliteratrici all’imbiancatura, dai tornelli alle postazioni per le biciclette. Per non parlare dei collegamenti con Malpensa. Insomma sono tante le criticità che i pendolari della stazione centrale di Busto Arsizio lamentano. La lista è davvero lunga. E in alcuni casi si tratta di una continua battaglia contro chi non ha cura del patrimonio pubblico.

Si attende in piedi. I pendolari puntano il dito sulla mancanza di posti a sedere sulle banchine dei binari. Chi è in attesa del treno, soprattutto quando si registrano ritardi, si ritrova spesso a sedersi per terra o sulle valigie. Poi non piace che le obliteratrici siano collocate esattamente in cima alla scala del quinto binario, quindi in una posizione rischiosa e ai piedi della struttura sono collocate assi di legno con ferri che potrebbero essere pericolosi. «Hanno investito molti soldi per la sistemazione della struttura e i lavori vengono fatti sempre “a spizzichi e bocconi” – sbottano i pendolari – I bagni sono molto spesso fuori uso. Inoltre è stata collocata una nuova postazione delle biciclette. Peccato che non si può ancora utilizzare».

Piazzale gruviera e muri zeppi di scritte

Anche fuori dalla stazione i problemi non mancano. Il piazzale è solo in parte asfaltato e presenta numerose buche. Così anche l’edificio adiacente al dormitorio, che versa in condizioni pietose. Le pareti sono scrostate, piene zeppe di scritte e richiederebbe almeno un’imbiancatura. «E’ importante anche per le persone che fanno il loro ingresso in città – proseguono – Soprattutto con l’approssimarsi delle vacanze natalizie sarebbe bello che anche la stazione venisse abbellita, magari con delle luminarie. Proprio come il centro della città. Anche perché qui passa, ogni giorno, moltissima gente. Forse più che in centro».

Più sicurezza all’ex Hupac

Chi viaggia in treno poi si sente poco sicuro. Anche prima di salire sui vagoni. «E’ vero che sono aumentati i controlli della polizia, ma servirebbe un presidio più assiduo della polizia locale. Oppure un sistema di videosorveglianze. La stazione durante Expo era quasi perfetta. Finito il grande evento si è fatto un enorme passo indietro. Cerchiamo di prendere l’esempio degli altri paesi come la Svizzera o la Francia dove c’è ordine, sicurezza e pulizia». I pendolari poi lamentano anche continui furti di biciclette sempre appena fuori dalla stazione, nella zona dell’ex scalo Hupac: «Qui ogni giorno c’è un viavai di persone malintenzionate che commettono furti». Non ultimo, la mancanza di un collegamento con l’aeroporto di Malpensa. Essendo una stazione centrale sarebbe indispensabile: «Invece le persone sono costrette a servirsi di un pullman e recarsi alle Ferrovie Nord».

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