Busto cede aree con vista interporto. Ora «più logistica, anche se si consuma suolo»

BUSTO ARSIZIO – Aree produttive vendesi in zona industriale, con “vista” sull’interporto di Sacconago, il Malpensa District Park di Ferrovie Nord che presto darà il via alla sua prima fase di ampliamento. E per il futuro, con il “nuovo” PGT alle porte, l’assessore all’urbanistica Giorgio Mariani intende puntare molto sulla logistica: «Attualmente, ed è un paradosso in una città che ha due terminal intermodali sul proprio territorio – Sacconago e Hupac – non sono previste zone destinate alla logistica. In futuro chiederemo deroghe in Regione alle norme sul consumo di suolo per poter espandere questa vocazione».

I terreni da assegnare

Nell’ambito del Pip (Piano insediamenti produttivi) di Sacconago ci sono due lotti importanti che il comune deve ancora assegnare, uno da 8014 metri quadrati e l’altro da 7345 metri quadrati. «Proprio davanti al terminal intermodale di Sacconago, in posizione molto appetibile» sottolinea l’assessore Mariani. Il prezzo di assegnazione è, indicativamente di 49 + 31 euro al metro quadro oltre agli oneri. «Chi è interessato può rivolgersi all’ufficio urbanistica del Comune – aggiunge l’assessore leghista – non abbiamo un’agenzia immobiliare quindi ci affidiamo a questi annunci per cercare potenziali acquirenti, anche perché sappiamo che c’è sempre fame di spazi industriali». Non solo, a Busto è soprattutto la logistica a cercare spazi per insediarsi, ma il Pgt di Busto paradossalmente non prevede una zona logistica, nonostante i due interporti».

Il PGT alle porte

Giorgio Mariani

Nel frattempo procede l’iter per la stesura della variante al Piano di Governo del Territorio, che presto vedrà uscire il bando per la ricerca del professionista che curerà la redazione dell’aggiornamento del documento urbanistico della città. «Una delle direttrici del Pgt – rivela l’assessore Mariani – sarà proprio quella di creare in città una o più zone destinate alla logistica. Anche a costo di consumare suolo. Non è uno sfizio, ma una necessità: ce lo chiede il mercato, dato che Busto ha nei due interporti – Sacconago e Hupac – due poli attrattori per la logistica».

Consumo di suolo? «Serve una deroga»

Affermazioni che, Mariani lo sa, potrebbero esporre l’amministrazione a critiche e contestazioni. «Ci sono delle norme che impediscono il consumo di suolo, ma per questa espansione della logistica servirà una deroga. I motivi sono validi: i due terminal intermodali sono poli di interesse regionale, che vanno valorizzati per attrarre risorse e occupazione. D’altra parte la logistica si fa dove ci sono le infrastrutture di collegamento». Inoltre, chiarisce l’assessore bustocco, «quella che vogliamo attrarre in città è una logistica sostenibile, che grazie agli interporti sposta le merci dalla gomma al ferro e che nelle nostre intenzioni, con il progetto della Hydrogen Valley, alimenta una filiera verde del trasporto merci fino all’ultimo miglio, con i mezzi a idrogeno, ma anche con una rete di magazzini per la distribuzione dell’ultimo miglio. Fino al centro storico dove, in futuro, si entrerà solo con mezzi elettrici ed ecologici».

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