Varese, il Campo dei Fiori diventa un laboratorio sul cambiamento climatico

Campo dei Fiori

VARESE – L’area del Parco del Campo dei Fiori diventerà un “laboratorio di approccio proattivo al tema del cambiamento climatico”. Il tema è stato al centro di un incontro che si è svolto oggi, venerdì 21 maggio, nella sede territoriale di Regione Lombardia a Varese. Il focus era l’effetto dei mutamenti ambientali e climatici sulla montagna di Varese, più volte colpita da calamità negli ultimi anni. Eventi in seguito ai quali la Regione ha stanziato 3,6 milioni per interventi di ripristino.

Obiettivo prevenzione

All’incontro erano presenti o collegati in conferenza sindaci ed esponenti degli enti locali. A loro l’assessore all’ambiente della Regione Raffaele Cattaneo ha lanciato un’idea: far diventare la zona del Campo dei Fiori una sorta di sperimentazione. La finalità è intervenire in difesa del territorio, con opere in grado di creare le condizioni ambientali per poter resistere agli eventi meteorologici acuti. «Le risorse – ha spiegato Cattaneo – hanno bisogno di essere usate per impostare un approccio non più solo emergenziale. Oggi è un momento di consapevolezza reciproca e impegno per lavorare in questa direzione».

Eventi sempre più estremi

Presente anche il presidente del Parco del Campo dei Fiori Giuseppe Barra, che ha ricordato gli eventi calamitosi degli ultimi anni. «Questi eventi sono sempre più estremi – ha detto – e ci devono portare ad una modalità diversa di lavorare, visti i cambiamenti climatici. Dal 2010 al 2017 pensavo di essere in un’isola felice, poi in 3 anni ho visto di tutto, dal fuoco alle alluvioni alle tempeste di vento». Dal 2018 ad oggi Regione Lombardia ha stanziato 3,6 milioni di euro per l’area del Parco del Campo dei Fiori, di cui è stato speso circa un milione.

2 milioni e mezzo di euro da spendere

2,5 milioni sono invece ancora da utilizzare. Nelle prossime settimane partirà un tavolo tecnico tra Regione e gli enti locali interessati per definire gli indirizzi di progettazione e le attività che saranno svolte. 1 milione di euro sarà speso per gli interventi sulle aste del Tinella nel territorio di Luvinate. La progettazione è già di fatto definita e i lavori devono essere appaltati. Questa parte andrà a compimento tra la fine del 2021 e il 2022. Ci vorrà invece un po’ più di tempo per la seconda tranche degli interventi, quella più corposa (finanziata con il restante milione e mezzo di euro). In questo caso si interverrà sulla parte alta della montagna, l’area colpita dall’incendio.

Riutilizzo del materiale legnoso

Sono previsti interventi di pulizia del materiale bruciato, riforestazione, ingegneria naturalistica e opere di carattere idraulico-forestale. Le palificate saranno realizzate utilizzando il materiale legnoso che verrà asportato. Una filiera che si alimenterà dunque direttamente con i materiali già presenti sul posto. Sui corsi d’acqua invece si interverrà realizzando ulteriori briglie di trattenuta. La fase di progettazione sarà particolarmente complessa: si arriverà all’appalto dei lavori tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023.