Incidente in cantiere a Cantello: il processo dopo sette anni

CANTELLO – Il terreno sulla sua testa crollò all’improvviso, facendogli perdere i sensi nella buca dove l’uomo, un operaio albanese, oggi 45enne, stava lavorando per la costruzione di un nuovo tratto ferroviario tra la provincia di Varese e il Canton Ticino.

Quasi sette anni dopo quei fatti, avvenuti a Cantello nel dicembre 2016, l’ormai ex operaio, che per i traumi riportati nell’incidente ha dovuto cambiare professione, è ancora in attesa di conoscere il verdetto del tribunale di Varese nel processo in cui si è costituito parte civile.

Le accuse

I rappresentanti legali di due aziende e il coordinatore della sicurezza per quel cantiere in Valceresio devono rispondere di lesioni colpose e di aver infranto le prescrizioni indicate dal testo unico sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori.

Le due tesi

Impossibile prevedere quello “scivolamento di materiale dall’alto verso il basso”, stando alla definizione usata da un consulente della difesa in una delle udienze del dibattimento, in corso da tempo. Per il 45enne, che perse i sensi nella buca dove era impegnato per il posizionamento di alcuni collettori per lo smaltimento delle acque piovane, e fu in seguito trasportato in ospedale con l’elisoccorso, le cause del grave infortunio vanno cercate nei dettagli tecnici del progetto relativo all’opera. E in particolare nell’inclinazione del terreno oggetto dello scavo.

Nuovi accertamenti

Aspetti su cui il giudice vuole vederci chiaro. Per questo oggi, martedì 19 settembre, in aula, è stata disposta l’acquisizione di nuovi elementi che hanno a che fare con la sicurezza dei lavoratori in cantiere. Sarà un ingegnere a prendere in carico gli accertamenti, e a relazionare poi in tribunale prima delle richieste conclusive delle parti.

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