Cardano è: «Inaccettabile un consiglio comunale con Napoli-Barcellona in sottofondo»

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CARDANO AL CAMPO – In occasione del Consiglio comunale che si è riunito ieri 24 febbraio, il gruppo consiliare “Cardano è”  ha scelto di non discutere sul merito dei singoli punti all’ordine del giorno  limitandosi alle sole dichiarazioni di voto.  «Abbiamo scelto questa azione forte perché siamo stanchi di spendere parole per ricevere nella maggior parte dei casi risposte di circostanza», spiega il consigliere comunale Massimo Poliseno.

Rispettare il regolamento

«Abbiamo invitato la maggioranza a rispettare il regolamento del Consiglio comunale e le garanzie che esso prevede in merito allo svolgimento delle adunanze consiliari», dice il rappresentante d’opposizione. Il regolamento impone il deposito di tutti i documenti utili alla discussione contestualmente alla convocazione del Consiglio comunale stesso. «Troppe volte questo non è avvenuto. Non possiamo più accettare in silenzio che l’integrazione documentale a Consiglio già convocato diventi una prassi, in palese violazione del regolamento».

La partita in sottofondo 

A una politica fatta in questo modo “Cardano è” vuole dire basta. «Le smorfie di ilarità che purtroppo si osservano molto bene anche da parte dei cittadini che seguono in Consiglio comunale in streaming, il sottofondo della disputa calcistica Napoli Barcellona proveniente dalla tv di qualche consigliere, i gesti e i commenti euforici di alcuni consiglieri di maggioranza alla decisione delle minoranze di non discutere più nel merito le questioni, denotano la desolazione e l’ignoranza delle regole basilari della democrazia», attacca Poliseno. «Quell’aria di sufficienza che purtroppo non resta confinata nelle aule consiliari, ma si manifesta all’esterno con scelte devastanti, di cui esempio sono scempi come quello dell’area feste e la mancanza di risposte fornite ai cittadini. A farne le spese è la comunità di Cardano che meriterebbe, più attenzione e rispetto. Rispetto e serietà politica che sarebbero utili per evitare che ben due punti di ordine del giorno fossero ritirati per errori formali di non secondaria rilevanza. Uno relativo ai rifiuti dove agli errori di pianificazione di questi anni si vanno così a sommare anche quelli dovuti a disattenzione e sufficienza; il bilancio di previsione che rischia di saltare; il silenzio totale tra i banchi della maggioranza, se non da parte dei soliti noti».

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